LISA CIARDI
Cronaca

Come cambia la tassa di soggiorno. Tutti i dubbi degli enti locali: "I Comuni non siano penalizzati"

Marrucci, presidente toscano delle Autonomie: "Una parte serva a coprire i costi causati dal sovraffollamento. Non serve far pagare di più, ma garantire che il gettito previsto sia incassato dalle amministrazioni".

Come cambia la tassa di soggiorno. Tutti i dubbi degli enti locali: "I Comuni non siano penalizzati"

Marrucci, presidente di Ali: «I Comuni non dovranno essere penalizzati dai cambiamenti della tassa di soggiorno»

"Come Ali Toscana chiediamo che una parte dell’imposta di soggiorno sia finalizzata a coprire almeno parte dei costi aggiuntivi sostenuti dai Comuni nella gestione dei flussi turistici, come ad esempio quelli relativi ai rifiuti, al trasporto locale e alla vigilanza municipale, che oggi gravano tutti sulle comunità amministrate, ovvero sui cittadini". A dirlo è Andrea Marrucci, presidente toscano di Autonomie locali italiane (Ali), oltre che sindaco di San Gimignano. A preoccupare l’associazione, che riunisce comuni, province, regioni e comunità montane, sono i cambiamenti ipotizzati dalla riforma dell’imposta di soggiorno.

"Da parte nostra, non siamo ideologicamente contrari a una riforma dell’imposta di soggiorno – prosegue Marrucci - ma vorremmo un reale confronto con il Governo. Non possiamo accettare che i Comuni siano penalizzati. L’obiettivo non può essere far pagare di più, ma garantire che tutto il gettito previsto sia effettivamente incassato dai Comuni e che resti nelle loro disponibilità per gestire gli effetti del turismo sulle comunità. I sindaci non chiedono un aumento dell’imposta di soggiorno, ma la certezza del gettito e che quei soldi possano essere usati per compensare i costi dell’overtourism. Non vogliamo che l’imposta si traduca in un pannicello caldo per recuperare gettito, dato che il governo ha riproposto, già da quest’anno e per i prossimi cinque, tagli alla spesa corrente delle autonomia locali".

Diversi gli aspetti che non convincono il presidente toscano di Ali. "Al momento – spiega - per esempio, si ipotizza di cambiare lo schema tariffario, passando da una tassa per persona a una legata al prezzo della camera, senza considerare le variazioni di gettito che ne potrebbero derivare. Inoltre, poco o nulla si dice riguardo al rafforzamento dei controlli, un aspetto cruciale per la gestione efficace dell’imposta, così come niente si dice sull’obbligo che dovrebbero avere le agenzie online nel riscuotere per conto dei Comuni l’imposta per riversarla agli enti locali".

E proprio questo è un aspetto sul quale Ali punta molto. "Queste agenzie – prosegue – potrebbero svolgere il ruolo di sostituto d’imposta, semplificando l’attuale iter e rendendo anche molto più semplici i controlli. In generale, ciò che serve è una riforma equa, che non penalizzi i cittadini residenti e garantisca le risorse necessarie per mantenere i servizi comunali. Se la riforma proposta dal Governo si tradurrà solo in un modo per far cassa a discapito dei cittadini e dei Comuni, non potremo accettarla".