REDAZIONE FIRENZE

Comitato San Donato, il caso in consiglio: "La politica non si nasconda più"

L’interrogazione di Palagi e Maerten di Spc: "Dare risposte ai cittadini"

Comitato San Donato, il caso in consiglio: "La politica non si nasconda più"

L’interrogazione di Palagi e Maerten di Spc: "Dare risposte ai cittadini"

La risposta all’aut aut del comitato di San Donato non tarda ad arrivare, e la linea di pensiero è la stessa: il Comune deve agire ora. "Da mesi si prende tempo. Nuova interrogazione perché ci siano risposte entro la fine dell’anno". Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi - Sinistra Progetto Comune e Thomas Maerten - Sinistra Progetto Comune Quartiere 5, che alle parole di Palazzo Vecchio, "La situazione è conosciuta e attenzionata, ma molto complessa", rispondono così: "non ci siamo. Il Comune continua a dire che sta studiando e approfondendo, con la parte politica che si nasconde dietro la complessità".

Circa mille i piccoli proprietari del quartiere di Novoli, che si sono riuniti in comitato per provocare l’estinzione del consorzio, proprietario del quartiere di San Donato. Con una causa pilota hanno già fatto causa a Immobiliare Novoli, responsabile della manutenzione e gestione delle parti comuni, "il prossimo sarà il comune". Questo con l’obiettivo di passare da un consorzio ad un super condominio. Con il fine ultimo di far passare al Comune la gestione di questa area.

"I nuclei familiari residenti a San Donato pagano tributi e oneri, ritrovandosi in una situazione paradossale. Vivono circondati da strade quotidianamente utilizzate come se fossero pubbliche, ma si devono fare carico dell’usura delle aree -prosegue Palagi".

Solo l’università, che fa parte del consorzio, conta 15mila passaggi tra studenti ed operatori ogni giorno, a questa si aggiunge il centro commerciale, Immobiliare Novoli spa, San Donato srl ed altre società. "Abbiamo sollevato la questione nel corso della precedente consiliatura e in campagna elettorale. Recentemente l’assessora all’Urbanistica ci ha risposto “approfondimenti in corso“. Il tema però è stabilire la volontà politica, per poi capire quali percorsi percorrere. La soluzione giusta è una sola: che il Comune diventi proprietario delle aree a uso pubblico. Chiederemo nuovamente di prendere posizione, perché la risposta arrivi entro la fine dell’anno".