di Emanuele Baldi
Candidato sindaco per le comunali del 2024: a Firenze a dare le carte – e cioè a scegliere il candidato cui spetterà l’arduo compito di contendere la poltrona di Palazzo Vecchio al centrosinistra (che ancora deve decidere se fare o meno le primarie, se farle solo in casa dem o allargarle a Iv) – dovrebbe essere Forza Italia. Non quindi Fratelli d’Italia, il partito con più voti in coalizione, che tuttavia, secondo indiscrezioni, potrebbe cedere la casella fiorentina in cambio di quella di Prato, dove il comune – che arriva da 10 anni di Pd targato Biffoni che non ha entusiasmato tanti – il prossimo anno è sulla carta nettamente più contendibile (Gianni Cenni in pole, tramontato Giorgio Silli che resterà a fare il sottosegretario) rispetto a Firenze città in cui il centrodestra, al netto della crescita nazionale e anche locale, non parte certo con i favori del pronostico. Alla Lega potrebbero toccare le sfide di Empoli e Livorno, altrettanto difficili sulla carta ma d’altronde Salvini da queste parti ha i numeri che ha e non può alzare più di tanto l’asticella delle pretese.
A destra le bocche sono cucitissime, termine pare inversamente proporzionale alla qualità della saldatura dei rapporti tra le forze di opposizione fiorentine, non idilliaci (come sulla sponda politica opposta d’altronde) a quanto trapela a più parti.
Dichiarazioni da aperte e chiuse virgolette non le rilascia nessuno, ma di spifferi ce ne sono parecchi. Quello appunto che vede Forza Italia nel ruolo di partito mattatore.
E il nome? Qui le bocche da cucite si sigillano direttamente. Logica vorrebbe che provasse a scendere in campo l’uomo di punta del partito in città, Marco Stella, ma i bene informati dicono che non sarebbe intenzionato. Rimbalza il nome di Roberta Pieraccioni, capogruppo azzurra al Quartiere 1, vicinissima a Stella e molto attiva sul territorio (e sui social). Ma sono voci, appunto. La pista più probabile sarebbe invece la scelta di un candidato civico, di alto profilo e conosciuto in città. Nomi ancora non ce ne sono.
Qualora saltasse l’accordo con FdI (per qualcuno la Meloni, vista la concomitanza del voto comunale con le elezioni europee non vorrebbe rinunciare a Firenze per non perdere l’effetto traino di un piazza importante) tornerebbe in pista la candidatura di Jacopo Cellai, coordinatore cittadino del partito.
Altra ipotesi, tutt’altro che remota. Una liason tra il centrodestra (forse senza Fdi) e Italia Viva che potrebbe portare a una convergenza sul nome più forte di Renzi in città, Stefania Saccardi. Fantapolitica? Vedremo.