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Ambienti di lavoro più curati, smart working e programma welfare
FIRENZEDal welfare aziendale all’aumento dei buoni pasto, dal lavoro agile alla cura dei luoghi dove si passa la maggior parte del tempo. Il Comune di Firenze, per gli oltre 4mila dipendenti, vara il piano del ‘benessere’. Nelle linee di indirizzo illustrate dalla sindaca Sara Funaro e dall’assessora al personale Laura Sparavigna ci sono una serie di novità, con i progetti pilota che partiranno in primavera. Sul lavoro agile (riguarda 1.700 dipendenti) sono previsti tre interventi: la formazione dedicata allo sviluppo delle competenze trasversali, con un focus su quelle digitali e la sicurezza informatica; l’implementazione degli spazi di coworking (ad oggi sono 6 le sedi); la razionalizzazione e semplicità di fruizione (ad esempio regole più semplici in caso di emergenze come l’allerta meteo). Nel 2024 la parte relativa al lavoro agile ha contribuito, stando alle stime del Comune, a un risparmio energetico di oltre 380mila euro. Per quanto riguarda i buoni pasto il Comune ha investito 300mila euro, con le nuove regole che scatteranno già da marzo: vengono rivisti i criteri di maturazione dei buoni, per garantirli dopo 6 ore e 30 minuti di lavoro anziché 8 ore. Ci sarà poi maggiore attenzione alla cura dei luoghi di lavoro. Oltre la metà del personale del Comune lavora in circa 20 sedi con oltre 50 lavoratori ciascuna. Si partirà da Palazzo Vecchio, l’ex Istituto dei ciechi in via Nicolodi (dove si trovano le direzioni istruzione e personale) e il palazzo in viale Fratelli Rosselli (che ospita la direzione mobilità) che sono fra le più grandi. Tra le novità la creazione di spazi dedicati ai momenti di pausa, l’implementazione del verde, andare sempre più verso la transizione ecologica e digitale (ad esempio con focus sui consumi energetici) e la creazione di parcheggi per bici e monopattini riservati ai dipendenti. Viene poi previsto un programma di welfare: ci saranno sconti per appuntamenti culturali (in musei e teatri), agevolazioni per fare attività sportive, per i servizi di cura e prevenzione. "Vogliamo che l’amministrazione comunale sia sempre più attrattiva per i suoi dipendenti – ha dichiarato Funaro – in modo che quanti già ci lavorano possano sentire questo luogo come una seconda casa e quanti arriveranno possano avere tutte le opportunità in termini di attenzione e welfare aziendale". "Per curare Firenze dobbiamo partire da curare la sua macchina e quindi il suo personale", ha aggiunto Sparavigna.