La sensazione è che, in vista delle comunali, la corsa possa essere a tre: in rigoroso ordine alfabetico Sara Funaro (centrosinistra), Stefania Saccardi (Italia Viva), Eike Schmidt (centrodestra). A questi tre nomi si aggiungono alcune variabili: una è la competenza di Dmitrij Palagi con la Sinistra, un’altra è la “mina vagante“ Cecilia Del Re che dovrebbe correre da sola con Firenze Democratica. Ma la vice presidente della Regione potrebbe davvero rappresentare il vero l’ago della bilancia.
Saccardi è infatti determinatissima. Per molto tempo, visti anche gli ottimi rapporti, si è pensato che la corsa verso Palazzo Vecchio la vedesse alleata con Del Re. Al momento invece pare che la strada sia difficile da percorrere. E lo spiega la stessa Saccardi: "Ad ora un accordo è difficile – afferma -. Con Cecilia abbiamo ottimi rapporti, continueranno a esserci anche se al momento le nostre strade procedono in modo parallelo". Qualcuno maligna che ci sia stata una frattura legata al ruolo. Una delle due avrebbe dovuto fare un passo indietro visto che il ruolo di candidata è unica, ma su questo Saccardi dice che "non c’è stata alcuna rottura con Cecilia", fermo restando che la strada dell’accordo "è complessa".
Del Re, che oggi parlerà in conferenza stampa, conferma: "I nostri rapporti sono sempre stati buoni e cordiali, e continueranno ad esserlo a prescindere dalle strade che prenderemo, non c’è nessuna rottura quindi". A livello di temi Saccardi usa anche i social per farsi sentire. Ieri ha postato una foto di una coda di auto scrivendo che "la città è completamente bloccata. Invece di usare l’Alert System per augurare buon anno scolastico non sarebbe più utile comunicare ai cittadini quando chiude l’autostrada e il cantiere di piazza della Libertà stritola i fiorentini in un traffico infernale?", la stoccata della candidata di Iv.
E invece Funaro, che sembra poco interessata a ciò che fanno i “competitor minori“, attacca Schmidt sugli asili e continua il suo giro tra i quartieri: e oggi, nel suo comitato di via Fratelli Rosselli, presenterà inoltre le cinque parole per la Firenze di domani.
Niccolò Gramigni