"Esserci per la comunità, per Fiesole". Riassume così il suo obiettivo Renzo Luchi, presidente dell’associazione Cittadini per Fiesole e consigliere comunale. "Nei dieci anni di governo della città, abbiamo avuto all’opposizione tutto il centrosinistra e centrodestra – afferma – Ci siamo sempre definiti come lista civica pura, non avevamo appoggio di partiti. Ci siamo presentati come gruppo di cittadini".
Dopo essere finito all’opposizione nell’ultima tornata elettorale in Comune, Cittadini per Fiesole ci ha riprovato alle nomine provinciali: "Il movimento civico ha provato ripresentarsi per la Città metropolitana per formare una lista: l’avevamo già fatto nel 2014 e fu eletta Anna Ravoni, poi nel 2019 ci abbiamo riprovato ma non ci siamo riusciti; ancora di nuovo quest’anno, insieme ai civici di Scandicci, però ci siamo scontrati con tante liste presentatesi come civiche, ma che poi sono tornate a sinistra o a destra".
L’orizzonte tuttavia rimane immutato: "Costruire un governo di amministrazioni locali che superi i partiti e che guardi a un progetto di comunità partecipata – riassume Luchi – Una nuova rappresentanza della società civile: c’è la destra, c’è la sinistra e c’è il civismo". Un modello che il consigliere mostra esser premiante: "Vogliamo attivare tutte le esigenze del territorio che i vari cittadini ci segnalano e mettere mano a una riorganizzazione della macchina comunale cercando di rendere una vitalità maggiore. Infatti il nostro progetto si chiamava ‘La città che vive’. Non a caso ‘città’, perché la città di Fiesole è l’intero territorio comunale dalle colline alla valle".