
La band ’The Musical Box’ in concerto al Teatro Cartiere Carrara martedì sera
In principio furono i Genesis. Poi dal Canada arrivarono The Musical Box e l’epopea ritrovò il suo sacro fuoco a dispetto di liti, abbandoni, ritorni e svolte soul. Ed è proprio il desiderio di tornare ad assaporare un passato che non passa a portare la band canadese sul palco Teatro Cartiere Carrara, martedì sera (ore 21) con la replica – più originale dell’originale – di ’Genesis Live’, lo show arrivato nel ’73 a ridefinire la concezione di live consegnando a Peter Gabriel & Co. quella statura internazionale legittimata da album come ’Nursery Crime’ e ’Foxtrot’. A parlarne è il frontman Denis Gagné, ’avatar’ dello stesso Gabriel.
Quali sono le differenze tra Genesis Live e gli spettacoli successivi di Gabriel & Co.?
"Genesis Live è stato l’inizio. Lo show che ha trasformato i Genesis in un gruppo teatrale, rivoluzionando il modo di mettere in scena il rock. Maschere e costumi, infatti, creavano con luci e scenografie un’atmosfera unica; vere e proprie performance di teatro contemporaneo con una perfetta integrazione di suoni e visual da cui i live a venire non avrebbero più potuto prescindere. Robert Lepage, al fianco di Gabriel dagli anni ‘90, m’ha detto che questo nostro spettacolo gli ha permesso di scoprirne risvolti artistici ignorati o quasi".
Peter Gabriel racconta che, dopo aver visto il vostro spettacolo, le figlie gli dissero: ’ma papà, facevi per davvero quelle cose lì?’. È sorpreso?
"Sì e no. Dopotutto, Peter tenne alcune maschere originali dello show e ci sono diverse foto in cui le usa per giocare con Melanie e Anna-Marie bambine... Sono sicuro pure che in famiglia abbiano visto filmini dei suoi spettacoli coi Genesis, ma ritrovarselo davanti in carne ed ossa sul palco di un teatro che l’applaude e lo incita come in un viaggio nel tempo deve essere stata una bella esperienza anche per loro".
In 32 anni di attività, ben 20 musicisti si sono alternati nella formazione di The Musical Box. La forza del progetto, dunque, è più forte delle sue individualità?
"Credo proprio di sì. Dopotutto, The Musical Box non è una ‘celebrazione’ dei suoi membri, ma della creatività dei Genesis. Naturalmente, abbiamo sempre puntato su ottimi musicisti, visto che per suonare certa musica servono delle capacità. Ecco perché sono molto soddisfatto al pensiero di avere probabilmente in tour la migliore formazione di sempre".
Quanto è importante, a suo avviso, l’imprinting lasciato nel fan dalla prima canzone dei Genesis ascoltata?
"A me ha cambiato la vita. Ricordo, infatti, che rincasai mentre mio fratello aveva sullo stereo una copia di ‘Foxtrot’ prestatogli da un amico e la camera era inondata dalle note di ‘Supper’s Ready’. Mi mise tra le mani la copertina del disco in modo che potessi seguirne il testo e se ne andò. Penso di aver ascoltato quel pezzo almeno tre volte al giorno per mesi. Inutile dire che ancora oggi è il mio preferito del sacro repertorio".