Miceli
Saranno circa 4 milioni i contribuenti interessati dal nuovo patto fiscale con il fisco, infatti nella Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il decreto legislativo in materia di concordato preventivo biennale, in attuazione della Riforma fiscale. L’istituto del concordato preventivo biennale ruota attorno alla proposta che l’Agenzia delle Entrate formulerà ai contribuenti interessati, in base alla quale è fissato il reddito rilevante ai fini Irpef e irap per i periodi di imposta 2024 e 2025. In particolare, il concordato preventivo biennale è un procedimento fondato su un patto tra professionisti/imprese e fisco per concordare preventivamente i redditi ed il valore della produzione netta da assoggettare a tassazione, ricevendo in cambio un trattamento premiale. Sono esclusi i contribuenti che, pur essendone obbligati, non hanno presentato le dichiarazioni dei redditi per i periodi di imposta 2021, 2022 e 2023; sono stati condannati per reati tributari commessi negli stessi periodi; con riferimento al periodo d’imposta 2023, presentano debiti tributari di importo complessivamente pari o superiore a 5.000 euro. Sono altresì esclusi i contribuenti in regime forfettario che hanno iniziato l’attività nel 2023. I dati richiesti al contribuente, da aggiungere a quelli già in possesso del Fisco, costituiscono una parte dei dati utili ai fini della proposta concordataria. Riepilogando, pertanto, occorre tenere a mente un preciso calendario fiscale: 15 giugno, data di messa a disposizione della piattaforma informatica per invio dati del contribuente;
15 ottobre, data ultima per accettare la proposta formulata da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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