Concorsopoli Careggi e Meyer. Cancellato l’abuso d’ufficio. Traballa il maxi processo

Con l’abrogazione dell’articolo 323 per molti dei 33 imputati potrebbe decadere l’accusa. Nuovo round il 3 ottobre. La procura pensa alla questione di legittimità costituzionale.

Il sostituto procuratore Antonio Nastasi

Il sostituto procuratore Antonio Nastasi

Firenze, 17 luglio 2024 – Concorsi pilotati a Medicina, il ddl Nordio piomba in aula. La riforma del Guardasigilli è il convitato di pietra nel processo, e nell’udienza di ieri del maxi processo sui presunti concorsi pilotati a medicina, in cui sono imputati 33 persone tra professori universitari, ex vertici dell’Aziende ospedaliere di Careggi, del Meyer e dell’Ateneo fiorentino, gli avvocati della difesa, e lo stesso gup Fabio Gugliotta, hanno sollevato la questione dell’imminente abrogazione dell’abuso d’ufficio.

Perché? Nella raffica di accuse contestate dall’ormai procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli, e dal sostituto Antonio Nastasi nella richiesta di rinvio a giudizio, oltre ad associazione per delinquere, corruzione e turbata libertà del procedimento di scelta, a ben 29 imputati su 33 viene contestato anche (o esclusivamente) l’abuso d’ufficio.

Peccato che l’articolo 323, dopo il via libera definitivo al ddl del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e la sua prossima entrata in vigore, verrà cancellato dal codice penale, in quanto considerato "evanescente, e utile soltanto a intimidire i pubblici amministratori".

Quindi, visto che il fatto non costituirà più reato, per alcuni verrà ridimensionato il capo d’imputazione, mentre per molti altri potrebbe decadere in toto l’accusa.

Il maxi processo sulla cosiddetta concorsopoli di Careggi, Meryer e Ateneo fiorentino, che secondo l’accusa sarebbe stata gestita dall’ex rettore Luigi Dei, e che avrebbe stabilito a priori chi dovesse aggiudicarsi il posto per ordinario, associato e ricercatore, potrebbe sgonfiarsi. E degli altri imputati ’illustri’ pochi, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge, potrebbe tornare in aula.

Anche se, non è così improbabile un ulteriore colpo di scena. Già nella scorsa udienza, infatti, il pm Nastasi ha paventato di voler sollevare una questione di legittimità costituzionale proprio sulla nuova legge, perché in controtendenza rispetto alla Convenzione di Merida e alla proposta di Direttiva Ue sulla lotta contro la corruzione. Il prossimo, e per qualcuno ultimo round, sarà il 3 ottobre.

L’abrogazione dell’abuso di ufficio, innesca una catena di effetti anche per altri processi a Firenze. In un articolo pubblicato sul portale delle materie giuridiche Ius, e firmato dall’avvocato Antonio D’Avirro (esperto in materia e con alle spalle numerose pubblicazioni), si pongono i riflettori anche sul procedimento in essere nei confronti di un noto magistrato di Perugia, che con un presunto sequestro illegittimo avrebbe favorito un presunto conoscente.