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"Concorsopoli" si allarga a urologia La procura va avanti: "Processate il prof"

Chiesto il rinvio a giudizio dell’ex primario di Careggi nel filone lombardo sui presunti bandi con dei vincitori predefiniti. L’inchiesta è nata dalle intercettazioni fiorentine. Chiesto il rinvio a giudizio anche per i rettori della Statale e del San Raffaele

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La Procura di Milano ha chiesto il processo per Marco Carini, ex primario di Careggi e luminare dell’urologia, fiorentina e non solo: è accusato, in concorso con altri professori universitari, di aver “pilotato“ gli esiti di concorsi universitari nel capoluogo lombardo. Si tratta di una costola della “concorsopoli“ fiorentina, le cui indagini investono principalmente la facoltà di medicina, e proprio da qui sono stati inviati gli atti ai pm milanesi.

Con Carini, pensionato dalla fine dello scorso anno, sono imputati Elio Franzini ed Enrico Felice Gherlone, rettori rispettivamente della Statale di Milano e del San Raffaele, più altri due “colleghi“ di Carini, i primari Francesco Montorsi, urologo e professore ordinario all’università Vita-Salute del San Raffaele, e Stefano Centanni, ordinario di malattie dell’apparato respiratorio all’Università degli Studi di Milano. A firmare la richiesta di rinvio a giudizio sono stati i pm Carlo Scalas e Bianca Baj Macario con l’aggiunto Maurizio Romanelli che contestano ai due rettori la turbata libertà nella scelta del contraente, a Franzini in relazione a due concorsi per un posto da professore ordinario in urologia, uno al San Paolo e l’altro all’ospedale San Donato, mentre a Gherlone, stando al capo di imputazione, solo in relazione al bando per il posto al San Paolo.

Secondo quanto accertato con intercettazioni telefoniche ed ambientali, carpite con il trojan, l’urologia rappresenterebbe un micromondo a parte nel più vasto panorama dei concorsi di medicina, e gli "accordi" contestati si sarebbero sviluppati su una scacchiera più vasta. Carini, secondo le accuse, avrebbe interferito nell’assegnazione di altre cattedre di urologia secondo una logica "spartitoria". Con questi presupposti, i pm Tescaroli e Nastasi avevano “passato“ ai colleghi milanesi le loro risultanze. Ma la posizione di Carini resta appesa anche al filone principale - dove è contestata pure l’associazione per delinquere - e il professore di urologia sta già affrontando il processo per un altro concorso con vincitore predefinito a Careggi.

ste.bro.