Luca SantarelliIn occasione del Santo Natale che arriva pochi giorni dopo il ventitreesimo compleanno della rubrica “esperto risponde”, più che rispondere ad un quesito faccio un’analisi relativa a ciò che accomuna molti problemi condominiali. Infatti, chi pensa che la controversia condominiale sia legata a “questione di diritto” sbaglia. La discussione negli stabili nasce spesso da invidia, acredine, risentimento comunque da ragioni dove il diritto non fa nemmeno capolino. Ciò genera l’assenza di due grandi aspetti: la solidarietà condominiale e il ruolo di sentinella dei condomini. La prima costituisce una vera risorsa in termini di valore umano, sociale e sicurezza. Il sapere che la porta accanto costituisce il primo soccorso, il primo aiuto, il primo punto di riferimento nel bene e nel male dovrebbe essere letto come punto di forza. Affinché sussista la solidarietà occorre prima cancellare il dissidio. Questo è il primo grande ostacolo. Il secondo aspetto attiene il ruolo consapevole dei condomini e dell’amministratore di vere e proprie sentinelle. Se pensate bene, ogni fenomeno che riguarda la violenza sulle donne, sui bambini, i femminicidi e i gravi problemi di solitudine nascono dentro le mura del condominio. Ciò che viene richiesto, quindi, ad ogni singolo condomino e all’amministratore non è scritto nella legge del diritto, ma nella legge della vita: non essere indifferenti. Il nostro Paese ha tantissimi numeri preposti all’assistenza di soggetti deboli o destinatari di aggressioni, bastano pochi secondi per attivare un percorso di assistenza. Ecco questo potrebbe essere un vero regalo di Natale: essere solidali. Un sentito ringraziamento all’editore, alla direttrice e alla redazione tutta a cui rivolgo un augurio per un Santo Natale che estendo a tutti i lettori e le lettrici.
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