Incubo nel condominio: olio sui pianerottoli, cassette postali danneggiate, fibra tagliata

La disperazione degli abitanti in via Ghibellina 104: “Da quando quell’uomo si è stabilito in cantina viviamo nel terrore. Chiediamo il ripristino della legalità, prima che succeda qualcosa di grave”. Gli abitanti hanno fatto un esposto

I vari danneggiamenti causati da un uomo che vive nella cantina dello stabile

I vari danneggiamenti causati da un uomo che vive nella cantina dello stabile

Firenze, 30 settembre 2024 – “Viviamo nel terrore. Questo è diventato un incubo di condominio”. Rabbia e paura si mescolano tra le persone che vivono in via Ghibellina 104. Un palazzo in cui ci sono una decina di appartamenti, “dove tutto un tempo filava liscio come l’olio”. Vecchi sbiaditi ricordi. La tranquillità dei condomini finisce poco più di due anni fa, quando un quarantenne “con disturbi psichici” acquista l’unica cantina del palazzo e ci va a vivere, con tutti i problemi che ne conseguono.

I proprietari hanno fatto un esposto ai carabinieri della stazione degli Uffizi e, in questi anni, hanno chiamato tantissime volte le forze dell’ordine e, in certi casi, anche i pompieri. “All’inizio abbiamo tentato di instaurare un rapporto con quest’uomo, ma è stato impossibile - raccontano i proprietari -. Viviamo nell’incubo, perchè da quando alcuni di noi gli hanno fatto notare che non può vivere in uno scantinato sono iniziate ripicche e ritorsioni. Fa dispetti quasi quotidianamente e noi non sappiamo più come fare. Chiediamo di essere tutelati, prima che succeda qualcosa di veramente grosso”.

Tutto ha inizio quando un’anziana signora del palazzo si accorge dell’ “abitazione abusiva”, notando un letto, un tavolo e delle sedie in quella che, a norma di legge, è solo una cantina. “Quell’uomo - si legge nell’esposto, - ha installato un cavo elettrico che porta corrente allo scantinato senza ovviamente rispettare le norme. Basti pensare che il cavo non ha nemmeno la guaina protettiva”. Non si contano, poi, le volte in cui si sono verificati “atti di vandalismo mirati”.

Ecco che l’uomo ha “otturato col gesso la toppa della serratura” dell’anziana proprietaria con la quale aveva avuto il primo grosso diverbio. Ma non basta. Recentemente “ha cosparso di una sostanza oleosa il pianerottolo dell’anziana”, con l’evidente proposito di farla cadere. E poi “danni alle porte del condominio, nomi delle cassette postali strappati, tappetini tolti, vetri rotti lasciati nel vano scale, cassette imbrattate con lo yogurt, manomissione del portone principale”. Perfino fili della fibra tagliati più volte.

Un’escalation che rende impossibile la vita dei condomini. C’è chi rientra la sera “con in mano il cellulare impostato sulla chiamata alle forze dell’ordine” e chi, tutte le volte che apre il portone, si augura di non incrociarlo. “Ci fa proprio paura - racconta una signora -. E poi fuma, fuma di continuo. Si vede che non sta bene. Gli odori si spargono lungo tutto il vano scale. In un certo senso, è come se tutti noi vivessimo in cantina”. Non mancano poi “pesanti screzi”, in particolare nei confronti di una coppia che abita nello stabile.

“Quell’uomo importuna anche due ragazze - riferiscono i condomini -. Una volta pare sia anche venuto alle mani col fidanzato di una di loro”. Una situazione incandescente, pronta ad esplodere da un momento all’altro. E non solo in senso figurato, dato che “sembra che in quello scantinato l’uomo utilizzi un fornellino a gas”, in barba ad ogni più elementare norma di prevenzione. Bianca Bucci, legale del condominio, ha fatto “ben due richieste per sapere se è aperto un procedimento penale nei confronti di questo ragazzo”, ma “senza avere risposta”. “Non è accettabile che gli abitanti debbano vivere nella paura - accusa l’avvocatessa -. In quel condominio va ristabilita al più presto la legalità. Dopo tante denunce e interventi delle forze dell’ordine, è l’ora che la situazione venga affrontata di petto”.