REDAZIONE FIRENZE

Firenze, spunta la bandiera di Israele in consiglio comunale ed è bagarre. Seduta sospesa

Il capogruppo della Lega Bussolin la piazza vicino a quella della Pace, ma è vietato dal regolamento. Il Pd si arrabbia, Bundu (Spc) la porta via e poi litiga con Cocollini e Cellai

Il consiglio comunale di Firenze

Firenze, 26 febbraio 2024 – Scintille in consiglio comunale, lite tra maggioranza e opposizione e seduta sospesa dal presidente dell’assemblea Luca Milani. E’ quanto accaduto nel pomeriggio di oggi a Firenze a causa di una bandiera dello stato di Israele che il capogruppo della Lega, Federico Bussolin, ha appeso sopra a quella della Pace. Una provocazione secondo il Pd, ma anche una pratica vietata dal regolamento. Le uniche bandiere ammesse in assemblea sono infatti quelle dell’Italia, quella europea, il gonfalone di Firenze e quella appunto della Pace.

Tutto è cominciato nel momento in cui l’assessora al Personale, Maria Federica Giuliani, ha attaccato sui banchi le foto di Cutro ad un anno di distanza dalla strage dei migranti. E’ stato a quel che punto che il capogruppo della Lega, Federico Bussolin, ha deciso di piazzare la bandiera di Israele sopra quella della Pace. 

Dopo che la municipale, agendo sulla base del regolamento, ha tolto il vessillo dello stato ebraico è poi entrato in azione Emanuele Cocollini. Il vicepresidente del Consiglio, del gruppo Centro, e presidente dell'associazione Italia-Israele Firenze, ha tirato fuori a sua volta un’altra bandiera di Israele. Prima indossandola come un mantello, poi stendendola sulla postazione dedicata alla vicepresidenza. "È una provocazione", hanno urlato dai banchi del Pd.

La più arrabbiata, Antonella Bundu del gruppo Sinistra progetto comune, si è invece spinta oltre. Dopo aver protestato con il presidente, Luca Milani, si è diretta verso il banco di Cocollini, agguantando la bandiera e portandola via. Ne è nato un confronto duro, sia con Cocollini che con il coordinatore di Fratelli d'Italia in città, Jacopo Cellai. A quel punto Milani non ha potuto fare altro che sospendere i lavori convocando la riunione dei capogruppo. "Quella bandiera non ci può stare" da regolamento. "Non ci può essere una bandiera di uno stato estero se non concordato", ha detto Bundu rivolgendosi a Milani. 

La seduta è ripresa dopo circa mezz’ora con le scuse dello stesso Milani. “Non abbiamo dato un grande spettacolo della nostra funzione istituzionale, di questo mi dispiace e mi scuso con i cittadini, gli assessori, il personale che lavora”