REDAZIONE FIRENZE

Il Consolato Usa di Firenze sarà chiuso. Confermate le indiscrezioni.

Il segretario di Stato Marco Rubio ha annunciato la riorganizzazione del suo Dipartimento. La sede di lungarno Vespucci, aperta dal 1949, tra le strutture di cui è previsto il taglio

Il consolato Usa (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Il consolato Usa (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 23 aprile 2025 – Ufficiale, o quasi. Il segretario di Stato americano, Marco Rubio ha annunciato la riorganizzazione del Dipartimento di Stato, prevedendo la chiusura di diverse ambasciate e sedi diplomatiche all’estero. Tra questi, il consolato Usa di lungarno Amerigo Vespucci. “La burocrazia dilagante ha creato un sistema più legato a un’ideologia politica radicale che alla promozione degli interessi nazionali fondamentali dell’America”, ha dichiarato il segretario in una nota. “Ecco perché oggi annuncio un piano di riorganizzazione completo che porterà il Dipartimento nel XXI secolo”.

Un salto nel futuro che comprende un taglio netto con il passato. La sede consolare a stelle e strisce, ubicata dentro Palazzo Guadagnini, venne istituita nel 1949. Il mondo si stava riassettando dopo il secondo conflitto mondiale, e l’Italia, allora più di oggi, aveva un ruolo e una posizione cruciale negli equilibri fra superpotenze che si andavano a creare. Oggi, invece, la politica Usa sembra andare in una direzione diversa.

E in più, l’America targata Trump ha deciso anche di attuare una spending review in quanto, ha spiegato ancora Rubio, “negli ultimi 15 anni, il Dipartimento ha registrato una crescita senza precedenti e i costi sono aumentati vertiginosamente. Ma lungi dal vedere un ritorno dell’investimento, i contribuenti hanno assistito a una diplomazia meno efficace ed efficiente. La burocrazia tentacolare ha creato un sistema più legato all’ideologia politica radicale che alla promozione degli interessi nazionali fondamentali dell’America”.

“Le funzioni specifiche per regione saranno consolidate per aumentare la funzionalità, gli uffici ridondanti saranno eliminati e i programmi non previsti dalla legge che non sono in linea con gli interessi nazionali fondamentali dell’America cesseranno di esistere”, ha proseguito Rubio.

“Sotto la guida del presidente Trump, abbiamo un comandante in capo impegnato a mettere l’America e gli americani al primo posto. In qualità di suo segretario di Stato, sono fiducioso che un dipartimento di Stato riformato sara’ all’altezza del momento e contribuira’ a rendere nuovamente grande il nostro Paese, ha concluso il segretario di Stato.

Era nell’aria da qualche settimana, cioè da quando le prime indiscrezioni sulla cura dimagrante avviata da ’The Donald’ sono arrivate con prepotenza fino in riva all’Arno. La chiusura del Consolato generale farà mancare un punto di riferimento per una giurisdizione che comprende oltre alla Toscana anche l’Emilia (ad eccezione delle province di Parma e Piacenza) e lo Stato di San Marino. La popolazione delle 18 province comprese nel distretto consolare supera i 6 milioni e mezzo di abitanti. Tradotto in numeri: 85mila americani con residenza permanente, 70 università americane e 18mila studenti compresi nel distretto consolare, in buona parte concentrati su Firenze, decine di aziende. Ma con il taglio, se ne andrà anche un presidio di sicurezza h24.

ste.bro.