REDAZIONE FIRENZE

Consorzio vino Chianti, si cambia. Saverio Galli Torrini nuovo direttore

Manager, 40 anni da compiere, succede a Bani. Il presidente Busi: "Un profilo che viene dall’imprenditoria"

A sinistra il direttore del Consorzio Saverio Galli Torrini; a destra il presidente Busi

A sinistra il direttore del Consorzio Saverio Galli Torrini; a destra il presidente Busi

Cambio nella governance del Consorzio Vino Chianti, dove Saverio Galli Torrini ha assunto il ruolo di direttore. Manager, 40 anni da compiere, un percorso professionale maturato all’interno di Enti pubblici, società partecipate, società di consulenza direzionale e di amministratore di società, succede a Marco Alessandro Bani.

"In tutti questi anni – commenta il presidente del Consorzio Giovanni Busi – il direttore Bani ha rivestito un ruolo centrale per il nostro Consorzio, valorizzando al meglio il lavoro dei produttori vitivinicoli ed il compito di rappresentanza che esercitiamo. Ha saputo recepire le esigenze concrete delle nostre aziende e le ha fatte valere con una competenza ed un’autorevolezza costanti".

Saverio Galli Torrini ha tre lauree magistrali in curriculum: in giurisprudenza, in Scienze delle pubbliche amministrazioni e delle organizzazioni complesse e in Economia, management e innovazione.

"Ringrazio il presidente Busi e il cda per la nomina", dice il neo direttore Saverio Galli Torrini. "Un ringraziamento particolare a Bani per avere condiviso con me in questo anno e mezzo di collaborazione tutta la sua conoscenza del mondo del vino. Certamente è un onore e un onere allo stesso tempo rivestire un ruolo così importante in una delle denominazioni di vino rosso più importanti d’Italia. Denominazione che, assieme al mondo del vino in generale, sta attraversando un momento cruciale: il mutamento dei gusti dei consumatori, l’avvento dei dealcolati e dei low alcol, la perdita del potere d’acquisto delle famiglie dovuto all’inflazione nel 2022 e nel 2023, una nuova mentalità salutista che rifugge dalle bevande eccessivamente alcoliche sono tutti fattori che hanno contribuito (e contribuiscono) ad una forte flessione nelle vendite del vino ed in particolare di quello rosso".

Andrea Settefonti