Venticinque bambini e quattro insegnanti in quarantena. È cresciuto il numero di alunni sotto sorveglianza sanitaria. Da quattordici si è saliti a venticinque, come ha informato l’Asl, perchè le due seconde della primaria dell’International School of Florence, scuola privata americana con sede a Bagno a Ripoli, si sono incontrate al momento della ricreazione il primo giorno di scuola, ovvero lo scorso 3 settembre. È proprio questo incontro tra bambini a far temere alle autorità sanitarie una potenziale trasmissione del virus. Ecco che sono subito scattati i rigidi protocolli. Pertanto, su un totale di 45 bimbi iscritti al secondo anno della primaria (in due differenti classi), sono finiti in quarantena quattordici.
Proprio un inizio anno sfortunato per l’International School of Florence, che ieri si è chiusa a riccio. Se due giorni fa era stato possibile parlare con il direttore Simon Murray, da ieri mattina le receptionist sono inflessibili: "Nessuna dichiarazione da fare", la frase ripetuta a tutti i cronisti in fretta e furia, prima di sbatacchiare il telefono. L’istituto americano è una delle prime scuole tra Firenze e provincia ad aver riaperto i battenti. Mercoledì mattina gli allievi della prestigiosa scuola avevano finalmente fatto rientro in classe dopo che il personale, docente e non, si era sottoposto al test sierologico. Tutti erano risultati negativi. Un sospiro di sollievo. Purtroppo però il caso ha voluto che, domenica scorsa, un bambino di seconda presentasse i primi sintomi da Coronavirus. I genitori hanno subito avvertito l’istituto, che a sua volta si è messo in moto per avvisare le famiglie con figli al secondo anno.
Da lunedì, l’ala riservata alle due seconde è vuota: tutti a casa, per precauzione. Gli spazi sono stati sanificati da cima a fondo, come da protocollo. E adesso si aspetta il rientro a scuola dei bambini che non devono osservare la quarantena. Per quanto riguarda il protocollo sanitario, già da domani i bambini che non sono stati a stretto contatto col compagno positivo possono rientrare in classe. Le loro insegnanti devono però restare a casa. Ci immaginiamo dunque che lo studio prosegua per il momento con delle supplenti ma, appunto, ieri la scuola non ha voluto parlare con la stampa. La voce si è subito sparsa tra i genitori dell’istituto. "Nessun dramma - dice una mamma -. Purtroppo lo sapevamo in partenza che questo anno scolastico non sarebbe stato dei più facili. Abbiamo piena fiducia nella scuola e ci auguriamo che il piccolo guarisca quanto prima". Da lunedì apriranno tutti gli istituti statali e, dunque, ci sarà il vero grande rientro a scuola.