Firenze, 21 gennaio 2020 - Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è arrivato a Palazzo Vecchio a Firenze per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo fiorentino.
Il premier è stato accolto dal sindaco Dario Nardella e dal rettore dell'ateneo fiorentino Luigi Dei. L'ingresso di Conte nel Salone dei Cinquecento è stato salutato da un applauso. Al suo arrivo in Palazzo Vecchio il premier è stato accolto dal sindaco Dario Nardella, insieme tra gli altri al rettore Luigi Dei, nell'ufficio del primo cittadino. Al termine della cerimonia è previsto poi un momento di incontro tra Conte e il sindaco.
Intanto sotto Palazzo Vecchio è in corso un presidio di Filcams Cgil per la difesa dei diritti dei 200 lavoratori in appalto dell'Ateneo fiorentino per il nuovo bando gara dell'Università.
IL RICORDO DI NICCOLO' - Il sindaco Nardella nel suo intervento all'apertura ha rivolto un pensiero a Niccolò Bizzarri, il giovane disabile morto a Firenze nei giorni scorsi dopo una caduta dalla carrozzina finita in una buca stradale vicino all'università che frequentava.
"Niccolò - ha detto Nardella - ha lasciato a tutti una testimonianza straordinaria, ed è un esempio per tanti suoi colleghi, i suoi amici e familiari". Nardella inoltre ha ricordato il professor Franco Scaramuzzi, ex rettore dell'Universita' di Firenze, scomparso il 7 gennaio scorso. "Oggi è una giornata speciale per la nostra comunità - ha detto Nardella - e voglio rivolgere un pensiero al professor Franco Scaramuzzi"; ricordando poi il suo impegno in Consiglio comunale, il sindaco ha ringraziato il rettore Dei "per il modo in cui ha onorato la sua memoria".
Anche Conte ha ricordato Niccolò: "Avverto forte il dovere di ricordare qui, in questa sede, il giovane Niccolò, studente di questo Ateneo. Sono rimasto profondamente colpito dal dramma che lo ha portato via, sottraendolo all'affetto dei propri cari, a soli 21 anni. Mi hanno raccontato che Niccolò era un giovane molto amato dagli amici e dai colleghi - ha sottolineato Conte -. Spinto da una profonda passione per la vita e per lo studio, era fortemente impegnato nel sostenere politiche per abbattere, anche qui all'Università, le barriere architettoniche e facilitare così l'accessibilità degli spazi. So che il Rettore si è già impegnato perché Niccolò sia ricordato come merita. Da parte della Presidenza del Consiglio c'è il pieno sostegno per ogni iniziativa".
IL RETTORE DEI - "E' davvero un sincero grido di dolore quello che proviene dalle nostre aule, dai nostri laboratori, dalle nostre biblioteche, dalle nostre Aziende Ospedaliero-Universitarie'', perché l'Università italiana è prossima a un punto di non ritorno: ''Il 2020 sarà l'anno di svolta: bisogna riprendere a investire nel sistema pubblico dell'istruzione, dell'alta formazione e della ricerca per riequilibrare il divario che ci separa dagli altri paesi''. Il rettore dell'Ateneo fiorentino Luigi Dei ha aperto così la sua relazione in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, a cui ha preso parte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il rettore Dei ha chiesto al governo quattro impegni concreti: un incremento del Fondo di Finanziamento Ordinario (Ffo), la prosecuzione dei piani straordinari per reclutare giovani e valenti ricercatori, un piano pluriennale per la ricerca d'interesse nazionale e una reale politica d'investimenti infrastrutturali. ''L'università pubblica italiana merita questo credito dal governo: viene da anni di sofferenza, ma anche di grande impegno e di riedificazione autocritica - ha sottolineato Dei - Oggi l'università è pubblicamente impegnata non solo a rendere conto del suo operato, ma a svolgere un'intensa attività civica, in un particolare momento della vita civile, che ci obbliga davvero a battagliare con i lumi della ragione contro pericolose derive di oscurantismo, sfiducia nella scienza, svuotamento di quei fondamentali valori scaturiti dalla tragedia della seconda guerra mondiale''.
Per quanto riguarda l'Ateneo fiorentino, Luigi Dei ha presentato in sintesi i positivi risultati delle missioni istituzionali. ''Le matricole sono in costante aumento (9451 nell'anno accademico 2019-2020; +18% rispetto a 8 anni fa), i nostri studenti sempre più in pari con gli esami e il conseguimento di crediti formativi in continua crescita, gli abbandoni in decremento e carriere sempre più rapide e in linea con gli ordinamenti e i regolamenti dei corsi di studio - ha detto il rettore -. Affermazioni corroborate dai questionari della valutazione da parte degli studenti che offrono uno spaccato di gradimento, soprattutto per quanto attiene i singoli docenti che mediamente risulta davvero confortante''. Anche nella ricerca l'Ateneo sta conseguendo significativi e rilevanti risultati nei Programmi Nazionali, Europei - in particolare anche con i Progetti Erc -, nel Progetto "Dipartimenti d'Eccellenza" e nelle convenzioni con i soggetti privati. Le risorse umane sono fondamentali per il futuro dell'università: ''Il reclutamento dei giovani è stato e continuerà a essere, se le risorse arriveranno, decisivo, di qualità e con la massima apertura verso l'esterno - ha detto il rettore -. L'ateneo fiorentino ha reclutato dall'esterno nell'ultimo triennio il doppio di quanto obbliga la legge a riprova che nei nostri concorsi prevale il merito e che tutto viene svolto nella massima trasparenza. Troppo spesso si legge che nell'università è tutto marcio: io non ci sto, rivendico che nella stragrande maggioranza dei casi sono i migliori ad affermarsi, lo dicono le statistiche, parlano i numeri. I neo-reclutati presentano valutazioni della loro attività di ricerca di alto livello''.
Fra gli impegni citati dal rettore Dei, inoltre, quello per l'edilizia universitaria: un nuovo plesso aule potenzierà il Campus di Novoli al fine di ospitare la Scuola di Agraria, in attesa del suo trasferimento al Polo di Sesto. E sempre per la nuova sede della Scuola di Agraria a Sesto è stata annunciata la conclusione della progettazione preliminare. Pronti anche i progetti per la riqualificazione della sede di Ingegneria a Santa Marta, per la ristrutturazione dell'Anatomia Patologica a Careggi e per la realizzazione di un nuovo plesso didattico per l'area biomedica. A questo si aggiunge la progettazione definitiva della nuova (e più grande d'Europa) Biblioteca Umanistica in piazza Brunelleschi. In conclusione, un sincero augurio ''ai veri protagonisti dell'anno accademico che oggi inauguriamo: le studentesse e gli studenti - ha detto il rettore Dei - .Vi aspetta la bella avventura della vita universitaria che sarà sempre appassionante, gratificante e appagante. Non vi abbandoni mai la curiosità: è questo il potente motore che ci fa andare avanti e, pur nelle difficoltà, ci fa trovare la forza di essere ottimisti''.
Durante l'inaugurazione dell'anno accademico le rappresentanze studentesche hanno deciso di abbandonare il Salone dei Cinquecento durante il discorso del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. L'iniziativa, affermano in una nota congiunta Csx Firenze, Studenti di Sinistra, Udu Firenze e Lista Aperta Firenze, è stata adottata «in segno di protesta contro il sotto-finanziamento dell'istruzione e della ricerca».