Firenze, 25 novembre 2024 – Prima il flashmob in piazza Santa Maria Nuova, la tradizionale manifestazione "Agitiamo il Rosso - Due minuti di silenzio assordante" che da dieci anni viene puntualmente ripetuta in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Poi alle 12 in Sala Martino V si è tenuta una breve cerimonia di presentazione del progetto "Metterci la faccia", realizzato in collaborazione con tutto il personale dell'ospedale. È stata una mattina intensa quella che ha visto il presidio di Santa Maria Nuova impegnato nel portare il proprio messaggio sul tema della violenza in una giornata in cui gli operatori medici e sanitari dell’ospedale “ci hanno messo la faccia” con un’iniziativa che ha promosso la Direzione sanitaria di presidio nell'ambito del percorso regionale Codice Rosa.
Alle ore 12 in sala Martino V si è tenuta una breve cerimonia di presentazione legata al progetto "Metterci la faccia", a cui hanno portato i saluti la Direttrice Sanitaria aziendale, Simona Dei e la Direttrice dello Staff della Direzione sanitaria, Silvia Guarducci, presenti anche al flashmob.
Il progetto realizzato in collaborazione con tutto il personale dell'ospedale – grande è stato l’impegno da parte del DEA - invitava il personale dei reparti a scattarsi una foto come testimonianza di dissenso contro la violenza di genere. Le foto incorniciate sono state presentate per l’occasione in sala Martino V e successivamente, appese ad un filo rosso nell'Aula Bianchi del Pronto Soccorso, a comporre una sorta di galleria fotografica dell’ospedale Santa Maria Nuova. Con questa iniziativa la Direzione di presidio da una parte ha espresso la volontà di sollecitare l'attenzione degli operatori sanitari e non dell'ospedale, chiamandoli all'impegno in prima persona e come gruppo sul tema della violenza di genere.
“Dall’altra – prosegue il Direttore dell’ospedale, Tommaso Grassi – è un invito a riconoscerci fra di noi come in cammino verso un percorso di acquisizione di conoscenza e competenza sulla violenza nelle sue diverse forme”.
La galleria di foto conta numerose immagini di volti, medici, infermieri, Oss ma anche personale non sanitario che si è riconosciuto in questa “chiamata” ed ha voluto lasciare il proprio contributo, mettendoci appunto la faccia. “Non abbiamo voluto fare una celebrazione – conclude Grassi - ma una iniziativa per gli operatori più che per i pazienti, consapevoli che le cose da imparare e da migliorare sono ancora tante. Di pari passo vorremmo organizzare per il prossimo anno alcuni incontri che ci aiutino ad affinare la capacità di riconoscere le persone che subiscono violenza e a mantenere alta l'attenzione su una problematica che è parte della Salute Pubblica”.
Dopo l’incontro in Sala V Martino, i partecipanti si sono spostati nel Chiostro delle Medicherie dove hanno appeso alla panchina rossa i drappi dello stesso colore utilizzati durante il flashmob. Anche quest’anno decisivo per la realizzazione del flash mob è stato il coinvolgimento dell’Ufficio Infermieristico Firenze Centro a cui va il grazie di tutti gli operatori. Successivamente i partecipanti sono tornati alle normali attività dell’ospedale senza alcun intralcio per utenti e operatori. Locandine dell’evento sono state appese nei pressi dei marcatempo e nelle bacheche di comunicazione all'interno dell'ospedale per favorire la partecipazione di tutti.