CARLO CASINI
Cronaca

Firenze, nel cervello della control room. Maxi schermi e mappe termiche: qui si decide il destino del traffico

Visita alla stanza dei bottoni della Lepolda dove si governano 10mila ordinanze l’anno. L’assessore Giorgetti: "Così stabiliamo tempi semaforici: cambiano sei volte ogni giorno"

Il personale della polizia municipale e i tecnici tengono d’occhio i centinaia di monitor dai quali si vede qualsiasi cosa avvenga in città sulla pubblica via

Firenze, 11 maggio 2024 – Il cervello della città? Si trova a fianco della stazione Leopolda, nella palazzina della Direzione Infrastrutture e Mobilità. È la Smart city control room, la sala dove convergono le infrastrutture digitali della città in cui gli operatori del Comune e di Firenze Smart, e attraverso sofisticate tecnologie, tengono sott’occhio ciò che accade nelle strade per pianificare gli interventi e gestire le emergenze. "Qui facciamo due riunioni settimanali", spiega l’assessore Stefano Giorgetti che ci fa da Cicerone con il coordinatore centrale della sala Gabriele Ottanelli e Giampaolo Parigi di Firenze Smart.

“È la base da cui parte la programmazione è proprio questa – mentre ci mostra il primo maxischermo – è lo scenario di tutti i cantieri in città. Da qui si capisce la situazione: i pallini rossi sono quelli già attivi, mentre i gialli quelli in partenza. Oltre a fornire una visione di insieme, ci consentono di avere tutte le informazioni necessarie. Su circa 10mila ordinanze all’anno, 1.500-2.000 sono inerenti la viabilità che vanno armonizzate con circa ulteriori 2.500 di manifestazioni sulla pubblica via. Ed è sempre tramite questo sistema che ai cittadini che hanno scaricato IF (invito a farlo: è gratuita) arriva 48 ore prima il messaggio sui relativi provvedimenti di viabilità che saranno presi".

IF è l’app del Comune scaricabile gratuitamente su Play store e App store che mette a disposizione dei cittadini in maniera tempestiva tante informazioni sulla mobilità, tra cui molti di quelle rilevate proprio in questa centrale operativa: cantieri stradali, modifiche urgenti alla viabilità, ma anche pulizia strade, allerte meteo e news. È personalizzabile con i percorsi preferiti, per avere informazioni in tempo reale su cantieri e incidenti, orari del trasporto pubblico, Ztl, localizzazione dei mezzi in sharing, posti liberi nei parcheggi di struttura, postazioni di ricarica e altro ancora.

Schermo successivo: "Questo è il catasto strade: quelle verdi sono in buone condizioni, quelle gialle da attenzionare, quelle rosse abbisognano di interventi. I pallini rappresentano poi tutti i cartelli stradali, cliccando possiamo vedere le prescrizioni". Tramite un software, graficamente molto simile a Street View si possono usare le immagini anche per prendere decisioni tecniche in emergenza: "Si possono fare misurazioni con scarti minimi su larghezza e altezza: una funzione molto utile per decidere quando fare deviazioni se non ci sono gli spazi – spiegano i tecnici – Perché la criticità arriva quando si devono fare interventi fuori programmazione (un tubo rotto per esempio)".

E ancora, il monitor dei posti liberi nelle strutture di parcheggio, che risulta particolarmente utile in caso di grandi manifestazioni; e quello con la mappa del transito degli autobus: "Quelli azzurri sono in anticipo, i verdi in orario, i gialli in ritardo". A colpo d’occhio, il verde vince di poco sul giallo, ma non manca qualche velocista azzurro. Sul lato opposto un pannello simile monitora la tramvia. C’è poi uno schermo con una mappa ‘a macchie di calore’: " monitoriamo i flussi di maggiore mobilità in città" e uno con l’attuale situazione del traffico: contro ogni aspettativa, pur essendo le 17 in un pomeriggio piovoso, a parte Fortezza, piazza Libertà e via Bronzino, grosse code non ce ne sono.

Poi quella che forse è la funzione più delicata: "380 impianti semaforici sotto centrale programmati e programmabili a seconda delle esigenze del flusso. Nell’ arco della giornata tutti gli impianti cambiano minimo sei volte. Tra breve si potrà essere in grado di fare delle valutazioni sul momento, cosa non è facile perché per mantenere l’onda verde devi agire su tutti". E a proposito d’onda verde, in ingresso città talvolta è interrotta appositamente, "per non fare arrivare tutti al nodo centrale, fluidificare il traffico e favorire anche la trasversalità; perché se andassimo a favorire con i semafori quella radiale in ingresso/uscita, va da sé che poi sarebbe penalizzata quella di quartiere".

Un esempio? Quando arriviamo dalla Fi-Pi-Li i semafori in viale Etruria non sono sincronizzati e la rotonda Ciampi fa volutamente da imbuto per non far arrivare le automobili tutte insieme al tappo di ponte alla Vittoria. C’è poi la mappa dell’illuminazione pubblica, i pannelli a messaggio variabile e quello dei bus turistici iscritti al programma Obu. Ma in questo edificio convergono anche gli occhi elettronici della città: "1.700 telecamere – precisa Giorgetti – in questa control rom si monitora però solo quelle della mobilità, le altre vanno nella Sala controllo della Polizia municipale".