MANUELA PLASTINA
Cronaca

Coordinamento nazionale per la pace. Bagno a Ripoli aderisce

Primo atto: uno striscione sulla facciata del Comune per ripudiare la guerra.

Bagno a Ripoli è entrata ufficialmente a far parte del coordinamento nazionale degli enti locali per la pace. Significa impegnarsi attraverso varie attività sul territorio a sostenere i diritti umani, della solidarietà e della cooperazione internazionale, non soltanto nei numerosi scenari di guerra che sconvolgono il mondo, ma anche in quelle situazioni di bisogno che affliggono un numero sempre maggiore di territori. Ne fanno parte numerosi Comuni, Province e Regioni.

Come primo atto pubblico di questo nuovo impegno, sulla facciata del palazzo comunale da ieri c’è uno striscione: "Bagno a Ripoli R1PUD1A la guerra" si legge. È stato affisso nel pomeriggio aderendo alla campagna nazionale per la pace ideata da Emergency per ricordare come l’articolo 11 della Costituzione italiana sancisca il "rifiuto della guerra come strumento di offesa e mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

Erano presenti all’iniziativa il sindaco Francesco Pignotti, l’assessore ai diritti Sandra Baragli e i rappresentanti della commissione per la pace e i diritti guidati, presieduta da Silvia Innocenti, insieme allo Spi Cgil. "In un momento storico in cui anche l’Europa e il Mediterraneo stanno facendo i conti con una conflittualità che speravamo di aver superato – dice Baragli -, nel nostro piccolo la comunità si impegnerà per rafforzare la pace".

Manuela Plastina