Nella notte fra venerdì e sabato erano stati al centro di un’aggressione. Domenica pomeriggio, il casolare nel quale avevano trovato rifugio ha preso fuoco. È sempre più estrema la situazione in cui si trovano a vivere Sandra Cioni, 47 anni, di Lastra a Signa, e Pasquale Termini, 40 anni, di Signa. Entrambi, dopo aver perso casa e lavoro, sono finiti a dormire in un casolare abbandonato di Signa, senza acqua, né luce e possono contare solo su un pasto al giorno da dividere, garantito dai servizi sociali di Lastra. Giovedì scorso avevano contattato il nostro giornale proprio per lanciare un appello, ma la notte successiva l’uomo era stato aggredito da un altro occupante del rudere in cui si erano trasferiti. Ferito gravemente alla testa con un oggetto appuntito, il 40enne è stato portato in ospedale. Dopo l’episodio, alcuni familiari del ragazzo hanno quindi trovato alla coppia una sistemazione provvisoria in hotel, ma nel frattempo il casolare, dove i due hanno ancora le loro poche cose, ha preso fuoco. "Non riusciamo a capire cosa stia succedendo – spiegano –. Non abbiamo neppure potuto recuperare i vestiti, perché il rudere è ora inaccessibile. Rinnoviamo il nostro appello per un supporto, una casa e un lavoro". L’incendio è divampato intorno alle 18,40 di domenica, sviluppandosi nel vano della cucina al primo piano dello stabile. La stanza è andata completamente distrutta, con il collasso della copertura: si attende ora la relazione dei vigili del fuoco per capire meglio le conseguenze del rogo sulla stabilità dell’immobile. Intanto i Comuni di Signa (dove è formalmente residente l’uomo) e di Lastra a Signa (dove risulta residente la donna) si sono mossi. "Ho contattato personalmente il ragazzo e l’ho invitato ad avviare un percorso con i servizi sociali – spiega l’assessore Marcello Quaresima – visto che questo rapporto era stato interrotto. Insieme a Lastra a Signa cercheremo di trovare rapidamente una soluzione".
CronacaCoppia in cerca di aiuti, va a fuoco il casolare. Le istituzioni: "Una soluzione in tempi rapidi"