Coppia russa per gli ’Amici’. Ovidio tra musica e teatro

Concerto della violinista Alena Baeva con Vadym Kholodenko al pianoforte

Coppia russa per gli ’Amici’. Ovidio tra musica e teatro

Coppia russa per gli ’Amici’. Ovidio tra musica e teatro

Prosegue il cartellone degli Amici della Musica di Firenze, che oggi (ore 16) vede debuttare in stagione al Teatro della Pergola, la violinista russa Alena Baeva con Vadym Kholodenko al pianoforte. Coppia nell’arte e nella vita, questi fantastici musicisti eseguiranno a Firenze Märchenbilder, op. 113 di Schumann, la Fantasia in do maggiore, D. 934 di Schubert, Fantaisie di Messiaen e la Sonata n. 9 in la maggiore, op. 47, A Kreutzer di Beethoven. A 16 anni vinse il Grand Prix al Concorso Internazionale Henryk Wieniawski, da allora la carriera della Baeva, che suona un Guarneri del Gesù "ex-William Kroll" del 1738, prestato generosamente da un anonimo mecenate, è cresciuta a un ritmo straordinario. Soprattutto nelle ultime stagioni, confermando il suo estroso talento di solista internazionale di altissimo livello. Di grande talento anche Vadym Kholodenko, che è considerato uno dei pianisti musicalmente più dinamici e tecnicamente dotati della sua generazione. Vincitore del concorso internazionale "Van Cliburn" nel 2013, Kholodenko continua ad affascinare il pubblico con la sua verve, per questo viene richiesto e apprezzato dalle migliori orchestre e istituzioni concertistiche del mondo. Domani (ore 21) alla Sala del Buonumore Pietro Grossi del Conservatorio Cherubini di Firenze torna, invece, il ciclo "Musica &…", ideato da Andrea Lucchesini per valorizzare le contaminazioni artistiche. Questa volta la serata è dedicata all’unione tra musica e teatro. Per l’occasione l’attore Sandro Lombardi, più volte Premio Ubu, rende omaggio a Ovidio con un intenso spettacolo in cui sarà affiancato da Domenico Nordio al violino, Giovanni Gnocchi al violoncello e Orazio Sciortino al pianoforte. In programma Mity per violino e pianoforte, op. 30 di Szymanowski, Tristia e La Vallée d’Obermann, per violino, violoncello e pianoforte di Liszt e Pohádka per violoncello e pianoforte di Janácek. I brani del concerto compongono una sorta di drammaturgia dinamica, "Un viaggio nella forma musicale vista come metamorfosi di un’idea", come la definisce Orazio Sciortino, che è ispirata alle Metamorfosi e al poema Tristia di Ovidio.

Giovanni Ballerini