
Il minuto di silenzio per il medico scomparso
Hanno scelto la piazza dei Vicari, il cuore di Scarperia, per dare l’ultimo saluto a Giandomenico Iannucci, medico di base nel comune di Scarperia e San Piero, scomparso giovedì. Il primo medico fiorentino vittima della pandemia.
Di origini abruzzesi e residente a Montorsoli, nel comune di Sesto Fiorentino (lo ha ricordato anche il sindaco Falchi nella diretta social di ieri), avrebbe compiuto 64 anni l’11 aprile.
Era stato ricoverato il 18 marzo in ospedale dove sembrava avesse manifestato qualche miglioramento. Invece la morte lo ha ghermito lontano dai suoi cari. A seguito del contagio, vennero immediatamente sanificati gli ambienti ambulatoriali dove operava. La ricerca dell’Asl Toscana Centro sui contatti comportò l’isolamento per un paio di settimane di una trentina di persone, tutte mugellane.
Per l’impossibilità di manifestare direttamente l’amore della comunità al medico, i membri del distretto sanitario, quelli che con cui Iannucci avevano avuto rapporti professionali e di amicizia, hanno chiesto al sindaco di Scarperia e San Piero Federico Ignesti di organizzare un breve tor Iannucci era uno di noi – ha momento per ricordarlo.
"Il dotdetto il sindaco – e le testimonianze che lo ricordano sui social evidenziano il legame, umano oltre che professionale, che aveva creato con tutti". Lo conferma Fabrizio Muscas, ex presidente della cooperativa Medicoop che riuniva medici di base di Sesto e del Mugello: "Giandomenico è stato per anni nel consiglio della Medicoop. Un bravo medico e una brava persona, molto pacato e disponibile. Oggi (ieri, ndr) ho ricevuto un messaggio da una sua paziente di Scarperia che mi chiedeva se avevo avuto la notizia della sua morte, e lo ricordava come una persona molto umile che aveva curato con grande abnegazione suo padre. Era molto amato dai pazienti".
Commovente il ricordo in piazza con don Gianluca e don Luca, parroci di Scarperia e San Piero, i governatori delle due Misericordie, i colleghi medici, gli operatori del distretto sanitario, il farmacista di Scarperia, i comandanti dei carabinieri e della municipale di Scarperia, oltre a Ignesti: "Ci stringiamo attorno alla famiglia – ha detto il sindaco –, alla moglie appena uscita dalla quarantena e alla figlia. Il prezzo che stanno pagando i medici è altissimo, e i medici di famiglia dimostrano quanto il loro ruolo rappresenti quello più prossimo ai cittadini". Affranto Giovanni Banchi, medico di Borgo San Lorenzo presidente di Medicoop: "Perdiamo un amico, un professionista sensibile che aveva intrecciato con i pazienti un rapporto speciale".