Firenze, 9 marzo 2020 - Il coronavirus approda in Albania: registrati i primi due casi. Si tratta - riferisce il ministero della Sanità di Tirana - di padre e figlio che erano stati in Italia, a Firenze. Le loro condizioni di salute sono giudicate stabili e senza che manifestino particolari complicazioni. Stando a fonti albanesi i due sarrebero rientrati in patria in auto muovendo dalla Toscana attarversando il nord italia, poi i paesi balcanici affacciati sull'Adriatico.
L' Albania ha quindi deciso di sospendere i voli diretti con il Nord Italia e tutte le zone rosse individuate dal governo italiano, allo scopo di limitare l'eventuale contagio del coronavirus. Lo ha annunciato il primo ministro albanse Edi Rama, spiegando che la decisione è stata presa durante una riunione del governo di Tirana. La chiusura ai voli dall'Italia sta creando difficoltà agli operatori economici attualmente in Italia. Fra essi, Luigi Nidito, in questi giorni a Prato e da una ventina d'anni trasferito in Albania dove è residente con la famiglia e conduce un'attività in campo editoriale (ha messo in commercio le traduzioni di opere di autori italiani fra i quali Pirandello e Guareschi) ed ha fondato il primo Lions club albanese. Nidito fu assessore al Comune di Prato negli anni '80. "Avevo prenotato il volo Firenze -Tirana di mercoledì 11 marzo - spiega - Ma il blocco dei voli deciso da Tirana ed esteso agli scali di Pisa e Rimini sta creandomi difficoltà". Nidito teme che l'Albania, per evitare contagi, fermi tutti i collegamenti dall'Italia "Sto cercando di partire da Roma o Bari, ma se l'Albania dovesse bloccare voli e traghetti (da Ancona la traversata dura 16 ore) mi resterebbe l'auto, ma vorrei evitare quel tipo di viaggio". Per Nidito l'episodio dei due albanesi contagiati in Toscana rappresenta "un duro colpo per l'immagine dell'Italia, da tempo incrinata anche in Albania per la vicenda coronavirus"