Firenze, 25 marzo 2020 - La Toscana ha un doppio appuntamento oggi all'aeroporto di Malpensa. Con la delegazione sanitaria cinese accolta dal governatore Enrico Rossi e dall'ambasciatore cinese in Italia Li Junhua, dal console generale della Cina a Firenze Wang Wengang e dal consigliere scientifico dell'ambasciata cinese Sun Chengyong arriverà un tesoro di materiale sanitario donato dalla Cina: 10 ventilatori invasivi, 20 ventilatori non invasivi, 20 monitor, 20.000 mascherine FFP2, 300.000 mascherine chirurgiche, 3.000 visiere, 3.000 tute di protezione.
Un grande aiuto per gli ospedali e in particolare per i reparti di terapia intensiva. Inoltre i 14 tra medici, infermieri e professionisti della Commissione provinciale per la salute della regione di Fujiuan per cinque giorni resteranno in Toscana, per fare formazione al personale del Servizio sanitario regionale sulla gestione dell'emergenza epidemiologica causata dal Covid-19.
Le attrezzature mediche e i presidi sanitari verranno caricati su nove furgoni di Estar, e in serata la delegazione e la colonna di mezzi arriveranno in Toscana (in parte nel magazzino di Estar, l'Ente di supporto tecnico amministrativo regionale, a Calenzano, in parte nel magazzino della Cross, la centrale operativa per le maxiemergenze, a Pistoia). Ma non solo, sempre a Malpensa stanno arrivando anche due milioni di mascherine chirurgiche e Ffp2.
Il primo volo da Shanghai è atteso oggi nel tardo pomeriggio dalla ditta bresciana 'Safe Safety' e altri arriveranno fino al 3 aprile. Il carico destinato a Estar Toscana è seguito dal direttore commerciale dell'azienda lombarda Emanuele Baldaccini, manager di Camaiore. Anche nelle ultime 24 ore è stato con il fiato sospeso sperando che tutto andasse bene. Si è mobilitato per la buona riuscita dell'operazione anche il senatore di Forza Italia, ex sindaco di Pietrasanta Massimo Mallegni che ieri ha scritto al capo della Protezione civile Angelo Borrelli una mail accorata: "Stanno arrivando a Malpensa le mascherine ordinate dalla Regione Toscana e non vorremmo che fossero in alcun modo fermate. Nei prossimi giorni ci saranno altre consegne. Trattasi di prodotti per gli operatori sanitari". Un'impresa visto il mercato impazzito dei presidi medici, la burocrazia che rischi di mettere i bastoni tra le ruote e la difficoltà di collegamenti aerei con l’Estremo oriente. "Ce l’abbiamo fatta e siamo stracontenti - dice Baldaccini - ma che fatica". "Niente è facilitato, tutto complicato. C'è una concorrenza spietata per accaparrarsi i quantitativi di mascherine prodotte in Cina. Una guerra con grandi potenze industriali, ma non molliamo di un centimetro".