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Coronavirus, Gucci riapre il laboratorio dei prototipi: segnali di ripresa a Scandicci

Da lunedì tornano al lavoro le maestranze della sede nel territorio metropolitano fiorentino

La sede di Gucci

La sede di Gucci

Firenze, 18 aprile 2020 - Timidi segnali di ripresa dopo il lockdown da coronavirus: lunedì 20 aprile la sede di Scandicci di Gucci riaprirà, e tornerà attivo il laboratorio dove si confezionano i prototipi della maison. Il tutto ovviamente seguendo i dettami delle autorità in fatto di sicurezza.

A comunicarlo è la stessa azienda. Che dice che tutto avverrà «nella massima sicurezza per i dipendenti». «La riapertura - viene spiegato - avviene sulla base delle disposizioni dello scorso 10 aprile e dopo un accordo appena raggiunto con i sindacati per rafforzare il Protocollo di Sicurezza dello scorso 15 marzo, grazie anche alla consulenza del virologo Roberto Burioni dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano». Sono diverse centinaia i lavoratori della sede di Scandicci, che ha anche un notevole indotto. 

Dipendenti dello stabilimento
Dipendenti dello stabilimento

La ripresa delle attività, spiega una nota, riguarderà un numero ristretto di addetti della sede di ArtLab, il centro dedicato alla ricerca e sviluppo e alle attività di progettazione e realizzazione di prototipi di Gucci.

«Dall'inizio di questa emergenza, prima ancora che si parlasse ufficialmente di pandemia, la salute delle persone è stata al centro di tutte le decisioni che abbiamo preso - sottolinea Marco Bizzarri, presidente e ceo di Gucci -. La salute di tutti noi era, è, e resterà sempre l'assoluta priorità di Gucci. Dopo un'attenta riflessione abbiamo preso la decisione di riaprire la prototipia di ArtLab, in accordo con le organizzazioni sindacali e garantendo il massimo livello di sicurezza e con tutte le precauzioni necessarie, definite con l'aiuto di scienziati di comprovata competenza. Questo ci permetterà di gettare le basi per una più ampia riapertura delle nostre sedi produttive e il riavvio della filiera del Made in Italy, quando consentito».

Le misure riguardano, tra l'altro, la sanificazione completa di tutti gli spazi, misurazione della temperatura corporea all'ingresso, distribuzione di kit anticontagio ai dipendenti e garanzia delle distanze di sicurezza. I dipendenti sono invitati a utilizzare i propri mezzi di trasporto, a chi ne è sprovvisto sarà messa a disposizione un'autovettura aziendale.