REDAZIONE FIRENZE

Coronavirus, contagio in una scuola di Firenze. Due classi in quarantena

International school, scatta l’allarme Covid. In quarantena 14 bambini e due insegnanti

Partiti subito tutti i protocolli per l’igienizzazione degli spazi

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Firenze, 10 settembre 2020 - Primo caso di studente positivo a Firenze. Succede nella scuola dei vip, precisamente al ‘The International School of Florence’, conosciuta col nome di ‘scuola americana’. Si tratta di un bambino iscritto al secondo anno della primaria. La scuola ha iniziato le lezioni il 3 settembre. Il piccolo ha frequentato per tre giorni (sabato l’istituto è chiuso) e domenica ha manifestato i primi sintomi che hanno giustamente allarmato i genitori, i quali infatti non hanno perso un secondo di più. Hanno immediatamente avvertito la scuola, che pur trattandosi di giorno festivo si è subito messa in moto ed ha comunicato a tutte le famiglie dei 45 bimbi iscritti al secondo anno della primaria (in due differenti classi) di un sospetto caso Covid.

Ieri mattina il tampone sul bimbo, di 8 anni, ha sciolto ogni dubbio: positivo. Da lunedì scorso, per precauzione, tutti gli iscritti in seconda sono rimasti a casa. E con loro anche due insegnanti. Per fortuna le due classi hanno uno spazio tutto loro. Insomma, non condividono aree comuni con gli allievi degli altri anni. Dall’Asl, fanno però sapere dall’istituto, non è ancora arrivata alcuna comunicazione ufficiale. Quindi, per il ‘The International School of Florence’ almeno fino a ieri in quarantena c’era solo il bambino. Mentre tutti gli altri, docenti compresi, erano a casa per precauzione. L’Asl, contattata ieri pomeriggio, dal nostro giornale, ha invece fatto sapere che "in quarantena ci sono 14 bambini e due maestre".

Oltre alla scuola americana, un caso di positività si è verificato pure in un liceo del Mugello. Stavolta è successo che a manifestare sintomi legati al coronavirus sia stato un ragazzo che è andato a scuola per i corsi di recupero. Così, in quarantena sono finiti due prof ed alcuni ragazzi (l’Asl non è stata in grado di dirci esattamente quanti). Insomma, ancora non siamo ancora al fatidico 14 settembre e già spuntano i primi casi. Non proprio il migliore degli inizi. "Cosa accadrà quando tutti i ragazzi saranno rientrati?", è l’interrogativo che rimbalza nella testa di tutti i genitori, quantomai preoccupati - per mille motivi, - da questa complicata ripartenza.

Se c’è un caso sospetto di Covid-19 in una scuola, o in un servizio per l’infanzia, è previsto un protocollo ben preciso da seguire. La persona che mostra i sintomi viene dotata di mascherina chirurgica, nel caso non ce l’abbia già, e accompagnata nel locale dedicato alla gestione dei casi, che le scuole hanno identificato. La persona viene assistita dal ‘referente Covid’, ovvero da un prof incaricato per far questo della scuola: se si tratta di uno studente vengono chiamati i genitori che dovranno avvertire il pediatra o il medico di base che procederà al triage telefonico ed eventualmente indirizzerà alunno e genitori a fare il tampone. Nel caso il tampone sia positivo comincia l’indagine epidemiologica a cura della Asl di riferimento per stabilire i contatti nella scuola.  

Elettra Gullè © RIPRODUZIONE RISERVATA