Firenze, 9 marzo 2017 - Corruzione, millantato credito e abuso d'ufficio. Questi i reati di cui dovrà rispondere un maresciallo dei carabinieri della Compagnia di Figline Valdarno, 47 anni, rinviato a giudizio oggi dal gup Anna Liguori insieme a un imprenditore della zona e un agente della polizia municipale.
La prima udienza è fissata per il 10 novembre al tribunale di Firenze. Il giudice ha invece condannato a 3 anni di reclusione un altro imprenditore che aveva chiesto il giudizio con rito abbreviato. Il maresciallo venne arrestato il 31 maggio 2016 e messo ai domiciliari, come l'imprenditore processato oggi, nell'ambito di un'inchiesta coordinata dal pm Leopoldo De Gregorio. Sarebbero diversi gli episodi contestati al 47enne e su uno in particolare si fermò l'attenzione degli inquirenti: per l'accusa l'imprenditore avrebbe sotterrato senza alcuna autorizzazione rifiuti, anche con amianto, in un terreno dell'agriturismo intestato alla moglie. Il maresciallo dei carabinieri, sempre per gli inquirenti, informava preventivamente di eventuali controlli gli imprenditori 'amici'.