MANUELA PLASTINA
Cronaca

Corso di nuoto per sole donne musulmane, Lega e Fratelli d’Italia attaccano. Ma il sindaco: “È inclusione”

Botta e risposta per la decisione della Uisp: a Figline un corso di un’ora è riservato soltanto alle donne di fede islamica. Il centrodestra: “Ghettizzazione”. Interrogazioni in parlamento

Una donna in piscina in una immagine d’archivio

Una donna in piscina in una immagine d’archivio

Firenze, 16 ottobre 2024 – Il corso di nuoto dedicato a sole donne musulmane non piace a Lega e Fratelli d’Italia, ma il sindaco di Figline difende l’iniziativa. Da Bruxelles a Roma, passando per la Toscana, la Lega e FdI criticano la decisione della Uisp di dedicare, a partire da ieri mattina, un’ora di vasca e spogliatoi alle donne di fede islamica, seguite da istruttrici di genere femminile; dalle 8,30 alle 9,30 di ogni martedì l’accesso sarà vietato all’impianto natatorio a chiunque altro. Il gestore della piscina comunale di via Morandi ha accolto la richiesta di un gruppo di cittadine nel nome, ha spiegato il presidente fiorentino Uisp Marco Ceccantini, dell’integrazione, della socializzazione e del diritto allo sport. Ma per il leader della Lega e ministro Matteo Salvini è «inaccettabile», perché «lo sport è inclusione e condivisione. L’integrazione non si fa in questo modo». Anche la collega di governo Daniela Santanchè (FdI) ha criticato la decisione parlando di discriminazione: «Questa è la sinistra che parla di integrazione e cancella anni di diritti conquistati dalle donne». Per l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi e la collega di partito in consiglio regionale toscano Elena Meini, «questa non è integrazione, quanto segregazione che istituzionalizza l’apartheid per le donne musulmane. Una cosa orribile». Per le due rappresentanti leghiste, «si buttano via secoli di conquiste civili femminili dell’Occidente». Da Roma, il parlamentare toscano della Lega Andrea Barabotti taccia il corso di nuoto di Figline come «follia» e «discriminazione ‘al contrario’: la piscina dedicata alle donne musulmane è una proposta incostituzionale e razzista da fermare in tutti i modi. Chiediamo al Pd toscano e al sindaco di fare un passo indietro». Il deputato FdI Francesco Michelotti e il capogruppo comunale di Figline e Incisa Enrico Venturi parlano di «diritto scambiato con una forma di ghettizzazione, andando nella direzione esattamente opposta ad una equilibrata e sana convivenza nel nostro Paese di ogni persona, qualsiasi sia il credo. Lo ricordiamo anche al sindaco, visto che si tratta peraltro di una piscina comunale, in attività grazie a soldi pubblici». Annunciate interrogazioni parlamentari e comunali. Il primo cittadino di Figline e Incisa Valerio Pianigiani difende invece la scelta della Uisp.

«Va nella direzione dei valori fondamentali della nostra comunità: inclusione, integrazione e pari opportunità. Lo sport deve essere un diritto accessibile a tutti rispondendo anche a specifiche esigenze culturali e religiose che rappresentano una barriera alla partecipazione». Il corso nella piscina comunale «rispetta la cultura di queste donne e non limita i diritti di nessuno, anzi li amplia, perché mira a coinvolgere anche chi altrimenti resterebbe ai margini. Accogliere le diversità significa arricchire la nostra comunità. Qui l’integrazione non è una parola vuota, ma un impegno concreto».