Firenze, 11 ottobre 2020 - Non solo Rsa . La nuova impennata di contagi colpisce anche i luoghi dei giovani, come scuole e società sportive. Ieri per la prima volta a Firenze un’intero gruppo di calciatori, ovvero la prima squadra della Grevigiana (Prima Categoria), è finita in quarantena dopo la positività di due atleti al coronavirus. Per 19 compagni di squadra e due tecnici è scattato l’isolamento. Rimandata la prima giornata di campionato in programma oggi contro il Cerbaia.
"I due atleti che venerdì sono risultati positivi al Covid sono due fratelli – spiega il presidente della società, Massimiliano Coppi – Per fortuna stanno bene, avevano svolto l’ultimo allenamento il 30 settembre. I compagni di squadra adesso sono in isolamento per precauzione, al momento nessuno presenta sintomi e se tutto va bene potranno tornare ad allenarsi già da giovedì, una volta concluso l’isolamento". Appena saputo dei due casi positivi, la società ha applicato subito il protocollo attivandosi con l’Asl e la Figc. "La prima squadra utilizza un proprio campo e un proprio spogliatoio – prosegue il presidente – Tutte le categorie eccetto la prima squadra possono dunque proseguire senza problemi la loro attività".
In quarantena anche una classe alla scuola media Granacci, a Bagno a Ripoli. La dirigente, Amalia Bergamasco, ha inviato una mail alle famiglie in cui si fa presente che, "in via precauzionale fino a comunicazione da parte del dipartimento prevenzione Asl", gli alunni dovranno restare a casa fin da domani. Questo a causa della positività di un alunno della scuola. La preside, nella mail, aggiunge che "seguirà decreto della Asl per la messa in quarantena, con tutte le istruzioni del caso". Ecco che domani verrà inviata "comunicazione circa la possibilità di attivare la didattica a distanza alla classe in quarantena".
«Confermo un caso in una classe - dice la dirigente -. Ho sentito l’Asl e posso dire che il protocollo è già scattato. Da domani la classe, con gli insegnanti, sarà in quarantena. Per fortuna a scuola abbiamo creato un sistema, che funziona molto bene, per evitare i contatti tra le classi negli spazi comuni. Pertanto, le famiglie che non hanno avuto alcuna comunicazione possono stare tranquille. I loro figli non sono stati assolutamente coinvolti nella diffusione del contagio". Alessandro Pistolesi - Elettra Gullè