REDAZIONE FIRENZE

Covid Firenze, l'allarme della Cgil: "Ospedali allo stremo, pazienti in barella"

l sindacato: " Si sta abbattendo la terza ondata. La mancanza del dovuto personale potrebbe comportare dei gravi disservizi e disagi nella gestione di tutti i tipi di pazienti"

Emergenza Covid

Emergenza Covid

Firenze, 1 aprile 2021 - Gli «ospedali fiorentini allo stremo», «serve un ulteriore sforzo da parte di Regione e aziende sanitarie per attivare tutte le misure straordinarie messe in opera durante la prima ondata, altrimenti la mancanza del dovuto personale potrebbe comportare dei gravi disservizi e disagi nella gestione di tutti i tipi di pazienti».

Così l'allarme di Fp Cgil Usl Toscana Centro in una nota diffusa stamani in cui si specifica la situazuone nell'area di Firenze. In particolare, segnala la sigla sindacale, «all'ospedale di Ponte a Niccheri, i circa 80 posti letto Covid sono pieni, nei prossimi giorni se ne aggiungeranno 15. Stanotte c'erano 15 pazienti in barella che aspettavano un posto letto», «all'ospedale di Torregalli, che nei piani iniziali doveva essere free Covid, si sono dovuti trovare 15 posti letto Covid in Medicina 1, e 35 posti letto di chirurgia sono stati trasformati in posti letto Covid; i pazienti in barella possono attendere fino a 24/48 ore per entrare in reparto», inoltre «nell'ospedale di Santa Maria Nuova (26 posti letto Covid più sei di rianimazione) le attese in barella sono di 24 ore nel reparto osservazione Covid, di 24/48 ore per il ricovero di pazienti no Covid».

Sugli ospedali di Firenze, aggiunge il sindacato, «si sta abbattendo la terza ondata Covid, la più pericolosa da quanto visto fino ad oggi sia per l'elevato numero di ricoveri, che per il repentino abbassamento dell'età media dei contagiati che ora si attesta sui 43 anni, numeri che implicitamente parlano anche di ragazzi sotto i 30 anni che potrebbero ammalarsi gravemente».