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Covid, focolaio nella Rsa San Giuseppe a Sesto: 82 positivi e 12 decessi, su 84 ospiti

L'Asl Toscana Centro tracciando un bilancio della situazione nella struttura

Tamponi Covid (Dire)

Firenze, 27 ottobre 2020 - Sono 12 i decessi tra gli 84 ospiti della Rsa San Giuseppe di Sesto Fiorentino ( Firenze), tutti positivi al Covid-19 tranne due. Lo riferisce in un comunicato la Asl Toscana Centro tracciando un bilancio della situazione nella struttura dove da circa tre settimane si è formato un focolaio per coronavirus.

«Non appena sono emersi casi di pazienti con sintomatologia sospetta per Covid, sono stati subito attivati i corretti percorsi secondo quanto stabilito dalle linee di indirizzo regionali anticovid per le strutture residenziali sociosanitarie», ricorda la Asl, e il primo intervento all'interno della Rsa è del 10 ottobre scorso quando il Gruppo di Intervento Rapido Ospedale Territorio (Girot) ha visitato i pazienti ed ha dato le prime indicazioni operative a seguito di alcuni tamponi risultati positivi. Gli accertamenti sono stati completati sul resto degli ospiti ed anche sul personale sanitario, il giorno successivo da un team unico d'intervento Usca di zona e Girot. Lunedì 12 è intervenuto anche il Coordinamento infermieristico (Gant) per una valutazione della situazione assistenziale. Nel frattempo in attività aggiuntiva sono stati forniti Infermieri e Oss, in supporto alla Rsa, da parte dell'Azienda sanitaria. «Girot è intervenuto quotidianamente con Usca e con il geriatra privato della struttura - spiega il referente Girot dell'Azienda sanitaria, Enrico Benvenuti - Valutati da subito i pazienti tenendo conto delle condizioni cognitive e funzionali precedenti alla situazione da Covid, e in base ai sintomi respiratori, sono stati forniti rapidamente ossigenoterapia, farmaci secondo protocolli di trattamento standard e integratori alimentari per i pazienti che si mostravano inappetenti. Il Girot ha eseguito anche ecografie toraciche ai pazienti per la diagnosi di polmonite interstiziale. Alcuni degli ospiti sono stati trasferiti in cure intermedie nel presidio di Villa Donatello, altri, in base alle loro caratteristiche clinico funzionali anche in ospedale, quando si richiedeva un innalzamento delle intensità delle cure».