REDAZIONE FIRENZE

Coronavirus, il pronto soccorso del Meyer si sdoppia

Allestiti due grandi prefabbricati per ampliare gli ambienti e creare percorsi separati per i pazienti Covid

Nuovo pronto soccorso Meyer

Firenze, 18 novembre 2020 -  Il pronto soccorso del Meyer si allarga e si sdoppia grazie all’allestimento di due grandi prefabbricati, riorganizza ambienti e percorsi per gestire ancora meglio i percorsi separati dei pazienti con sintomi Covid e potenzia la sua capacità di effettuare tamponi: sono queste alcune delle misure adottate dall’Ospedale pediatrico fiorentino alla vigilia della stagione invernale, che quest’anno si presenta ancora più difficile per l’emergenza epidemiologica da Coronavirus.

I preparativi per adeguare la struttura dedicata all’emergenza sono cominciati la scorsa estate, con la messa a punto di un progetto che permettesse di aumentare lo spazio a disposizione dei piccoli pazienti e dei loro genitori e di separare in modo sempre più netto, fin all’ingresso, i bambini con sintomi compatibili con l’infezione da Coronavirus e quelli che accedono al Pronto soccorso senza sintomatologia sospetta. L’obiettivo è quello di affrontare la cosiddetta “seconda ondata” della pandemia e la temuta concomitanza dell’influenza stagionale, anche se l’invito rivolto alle famiglie è quello di evitare di ricorrere alle cure del pronto soccorso nel caso in cui bambini e adolescenti presentino sintomi sospetti da Covid senza aver prima contattato il proprio pediatra.

La divisione in due aree separate.  In una zona all’interno della camera calda, sono state posizionate due strutture prefabbricate che separeranno i pazienti già fin dal momento dell’accesso. Nella prima sarà effettuato il pretriage. I pazienti con sintomatologia sospetta per Covid saranno valutati all’interno della seconda struttura, in diretta continuità con la sala di attesa del Pronto soccorso e assegnati al percorso Covid (contrassegnato dal colore viola, anche nella segnaletica) e presi in carico nelle stanze visita del Pronto soccorso. I pazienti senza sintomi sospetti saranno assegnati al percorso non Covid (contrassegnato dal colore giallo) con seguente triage e invio nella sala di attesa osservata che fungerà da sala di attesa per questo percorso. Questi bambini saranno presi in carico per la visita all’interno di una struttura prefabbricata che è stata allestita nell’area adiacente al Pronto soccorso, a fianco della camera calda, e che conterrà quattro stanze visita, di cui una dedicata ai gessi. In questo modo il Pronto soccorso sarà di fatto diviso in due anche dal punto di vista organizzativo per garantire l’assistenza in entrambi i percorsi, compresa quella in emergenza, che sarà possibile sia nel percorso giallo che in quello viola. Queste modifiche consentiranno maggiore sicurezza e confort sia per i pazienti che per il personale.

A visitare la nuova struttura, questa mattina, sono stati il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’assessore per il diritto alla salute Simone Bezzini e il rettore dell’Università degli Studi di Firenze Luigi Dei.

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“La realizzazione di questo progetto da parte del Meyer è degno di nota, perché contribuisce a rendere sempre più efficaci e sicuri i percorsi di accesso al pronto soccorso pediatrico in un momento così complesso come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia in atto - commenta il presidente Eugenio Giani -. La creazione di percorsi differenziati per i casi sospetti da Covid e per quelli non Covid garantisce non solo la massima sicurezza, ma anche l’efficienza di un’organizzazione ospedaliera sempre all’avanguardia e sempre capace di mettere in atto soluzioni creative per la migliore presa in carico dei suoi piccoli pazienti. La possibilità di effettuare tamponi anche in orario notturno contribuisce, inoltre, a rafforzare la campagna di tracciabilità portata avanti dalla Toscana con numeri importanti, con un obiettivo ben preciso: spezzare la catena dei contagi in ogni territorio. Questo sarà possibile con l’aiuto di tutti, nessuno escluso, e comportandoci tutti con senso di responsabilità”.