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Cronaca

Crack, allarme a Firenze. “Uso trasversale, c’è chi inizia a 13 anni. E gli effetti sono devastanti”

Adriana Iozzi, direttrice del Serd Firenze centro: “Spesso l'uso del crack è associato all'alcol, che ne amplifica gli effetti e porta a un aumento dell'aggressività e della violenza, soprattutto tra i giovani”

Emergenza educativa: aumento preoccupante di dipendenze da droghe e disturbi psichiatrici tra i giovani. Intervento urgente a livello comunitario richiesto da esperti e operatori del settore

Emergenza educativa: aumento preoccupante di dipendenze da droghe e disturbi psichiatrici tra i giovani. Intervento urgente a livello comunitario richiesto da esperti e operatori del settore

Firenze, 3 febbraio 2025 – Negli ultimi anni, Firenze ha visto un preoccupante aumento del consumo di crack, una droga derivata dalla cocaina che si fuma e che produce effetti immediati e molto intensi, ma di breve durata. Questa tendenza allarma esperti e operatori sociali, preoccupati per le gravi conseguenze sulla salute e sul tessuto sociale della città.

I numeri del fenomeno

Come fa sapere Adriana Iozzi, direttrice del Serd Firenze centro, nel 2024 i tre Serd della città hanno seguito 2.652 pazienti (che hanno abusato in generale di sostanze) ed hanno registrato un aumento significativo del consumo tra i giovani. Fino a settembre scorso, sono stati trattati 422 giovani tra i 13 e i 29 anni: 83 erano minorenni, 150 avevano tra i 19 e i 24 anni, e 189 tra i 25 e i 29 anni. “Si parla di disturbi da uso di sostanze stupefacenti, che possono essere lievi, medi o gravi. Sicuramente, abbiamo assistito a una maggior diffusione del crack, che ha ormai un uso trasversale, dato che coinvolge sia giovanissimi che adulti tra i 30 e i 50 anni”, spiega Iozzi.

Cos'è il crack e quali sono i suoi effetti

Il crack è una sostanza stupefacente derivata da processi chimici della cocaina. Viene assunto attraverso l'inalazione del fumo, che si ottiene sciogliendo i cristalli. I consumatori di crack usano ‘pipe di vetro’ o bottiglie di plastica modificate. Il nome di questa droga deriva dallo scricchiolio che si sente quando i cristalli vengono riscaldati. Il prezzo di una dose si aggira intorno ai 5 euro e gli effetti sono estremamente intensi e rapidi. “Spesso l'uso del crack è associato all'alcol, che ne amplifica gli effetti, e porta a un aumento dell'aggressività e della violenza, soprattutto tra i giovani”, sottolinea Iozzi. La cocaina stessa è diventata più accessibile a causa della diminuzione del prezzo. Ecco che il consumo, purtroppo, dilaga.

Un profilo trasversale e la scarsa percezione del rischio

Il consumo di crack, al contrario di quel che si potrebbe pensare, coinvolge studenti e persone di qualsiasi ceto sociale. Non solo, dunque, i più emarginati. “Le sostanze stupefacenti rispondono a un bisogno di sballo sempre più diffuso; purtroppo, c'è una scarsa percezione del rischio. Spesso il crack viene utilizzato in gruppo, in contesti di divertimento”, spiega la direttrice del Serd. Secondo una recente relazione al Parlamento, il 40% degli studenti minorenni ha partecipato a risse e il 14% a episodi di violenza collettiva, numeri che fanno riflettere sull'aumento del fenomeno.

I rischi per la salute e la sicurezza pubblica

Chi assume crack può manifestare uno stato di agitazione psicomotoria, episodi di delirio e paranoia che possono sfociare in comportamenti aggressivi. “Chi, sotto l’effetto della sostanza, ha l’errata percezione di essere minacciato, può reagire con violenza. È ovvio che questo aumenti il rischio sociale”, prosegue Iozzi. Dal punto di vista sanitario, il crack comporta gravi danni al sistema cardiocircolatorio, neurologico e psichiatrico. Se la cocaina sniffata può provocare la perforazione del setto nasale, il crack può causare ustioni alle dita. Queste sostanze, sottolinea Iozzi, “si trovano ormai facilmente, anche online”. 

Un aiuto per le famiglie e i segnali d'allarme

Il Serd offre consulenze gratuite anche alle famiglie, che possono rivolgersi agli sportelli di ascolto per ricevere supporto. Tra i campanelli d'allarme da non sottovalutare, Iozzi elenca: cambiamenti improvvisi dell'umore, irritabilità, bugie frequenti, calo del rendimento scolastico e difficoltà nel dormire. “Molti sottovalutano i rischi legati al consumo di queste sostanze, ma il vero problema è la cultura dello sballo”, conclude.