FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Crisi della moda. Gli impegni della Toscana

Rendere più accessibile la cassa in deroga, ampliare i codici ateco per includere più aziende della filiera negli ammortizzatori...

Rendere più accessibile la cassa in deroga, ampliare i codici ateco per includere più aziende della filiera negli ammortizzatori sociali. E spingere sul memorandum in cinque punti per rifondare la filiera. E’ il punto al termine del tavolo regionale della moda, convocato dalla Regione Toscana. "Riteniamo che il settore della moda sia cruciale e strategico – ha detto il presidente Giani – da parte della Regione ci sarà un impegno preciso per rilanciare l’intero settore in Toscana". Il presidente ha anche dettagliato la modalità operativa per l’attuazione del piano regionale dando vita a cinque gruppi di lavoro. La formazione e gli ammortizzatori sociali saranno seguiti dall’assessora Nardini; gli investimenti e l’aspetto del credito e della finanza dall’assessore Marras. Giani, con il direttore della competitività in Regione, Paolo Tedeschi prenderà in carico i rapporti con i grandi gruppi. Al Governo, la regione Toscana chiederà di estendere il trattamento degli ammortizzatori sociali a tutto il 2025, anche alla luce del ricorso limitato alle 12 settimane di cassa integrazione straordinaria coperte da 110 milioni stanziati per le piccole medie imprese fino a 15 dipendenti, a causa delle difficoltà di anticipo da parte delle imprese ai propri lavoratori in attesa dei rimborsi dell’Inps. Altra richiesta sarà un piano di moratorie sul credito e sugli oneri fiscali a beneficio delle piccole medie imprese, superando la logica della circolare Abi dell’agosto scorso. Sul fronte della formazione, la Regione punta a un piano per offrire riqualificazione e aggiornamento delle competenze aprendo una prospettiva di riconversione delle professionalità. Chiude il quadro il rapporto con le griffe per tenere vive le filiere e puntare alla ristrutturazione del distretto produttivo.

Fabrizio Morviducci