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Cronaca

Crisi della pelletteria, le soluzioni: "Creiamo una fashion valley"

Del Vecchia, presidente fondazione Mita: "Bisogna pensare a come ripartire, servono ricerca e sviluppo"

Del Vecchia, presidente fondazione Mita: "Bisogna pensare a come ripartire, servono ricerca e sviluppo"

Del Vecchia, presidente fondazione Mita: "Bisogna pensare a come ripartire, servono ricerca e sviluppo"

"Nel mezzo di ogni crisi diventa strategico pensare a come di riparte". E nelle intenzioni degli esperti del settore, l’obiettivo è ripartire con la creazione di un distretto economico, dove qualità e formazione potrebbero essere le carte vincenti per cambiare i processi produttivi. A scommettere sulla formazione è Maurizio Del Vecchia, presidente della fondazione Mita, l’Its nato proprio nel cuore di questo territorio che si occupa di preparare le nuove generazioni.

Del Vecchia, alla fine degli incontri istituzionali, se da un lato è emersa la necessità di prorogare la cassa integrazione per tenere in piedi la filiera, dall’altro è stata avanzata la proposta di una certificazione territoriale. Funzionerà?

"La prima cosa che mi vene in mente è un modello ‘fashion valley’, che va dalla pelletteria, al calzaturiero. Il modello potrebbe essere simile a quello della ‘motor valley’ emiliana: eccellenze per ricerca e sviluppo, controllo contro le produzioni illegali. Un assetto del genere potrebbe portare valore. Non solo alle produzioni, ma anche all’economia di chi produce". La situazione è complicata, i dati emersi dal tavolo metropolitano indicano un calo dell’export del 17,8% e cassa integrazione per circa 4.000 lavoratori come si risolve?

"È importante il mantenimento della filiera, così come è importante l’aggiornamento costante sia dell’imprenditore che dei lavoratori. Una pratica che ci vede al fianco delle associazioni di categoria, ma anche dei sindacati. La situazione sta cambiando rapidamente, le commesse sono sempre più veloci. È su questo aggiornamento che dobbiamo lavorare prima che sia troppo tardi".

Lo scorso anno, sono state 182 le aziende di pelletteria che hanno chiuso, 112 solo a Firenze, regge chi ha propone un modello innovativo rispetto alla produzione tradizionale, cosa ne pensa?

"La richiesta dei committenti è quella di un prodotto chiavi in mano. Quindi le aziende che arrivano multi servizi. Anche nella mia, di azienda’ (Del Vecchia produce macchine per pelletteria, ndr) l’aggiornamento in questa direzione è fondamentale. Per questo al Mita puntiamo a essere soggetti attivi di questo cambiamento, a sfruttare anche tutti i progetti europei che sostengono le imprese che promuovano progetti di formazione. In questa crisi, sento quasi un dovere lavorare per preparare una nuova generazione di imprenditori e lavoratori in grado di rispondere a queste nuove esigenze".

Il Mita ha la capacità per gestire questa nuova sfida?

"Offriamo corsi pubblici, cofinanziati dal ministero dell’Istruzione e del Merito attraverso regione Toscana che beneficiano di finanziamenti europei. Attualmente abbiamo 10 percorsi formativi, con classi da 25 studenti a numero chiuso. Fino a oggi i numeri sono stati da record. Su quasi 1300 iscritti il 98% ha trovato un impiego. Questo grazie alle 200 aziende partner che collaborano con la nostra scuola. Per loro non solo formiamo studenti, ma siamo in grado anche di strutturare percorsi formativi dedicati a uso interno per il perfezionamento delle singole modalità produttive".

Fabrizio Morviducci