L’anno scorso ha festeggiato i primi 40 anni di carriera con un unico filo conduttore: le sigle dei cartoni animati. Cristina D’Avena, vero e proprio mito per i più piccoli di ieri e oggi, sarà stasera sul palco di piazza Vittorio Veneto a Sesto Fiorentino: alle 22,30 canterà, special guest star, all’interno del concerto dei Banana Split in una serata dedicata a bambini e ragazzi.
In quarant’anni ha visto passare generazioni di bambini: come sono cambiati?
"Molto. La generazione attuale segue l’andamento della società: veloce, con Internet e i social. Noi eravamo ragazzi che, per cercare una strada, utilizzavamo la cartina o attingevamo all’enciclopedia per le ricerche. Oggi è tutto più smart, i bimbi di oggi sono più veloci e si aspettano la velocità in quello che facciamo. Io mi adeguo e cerco di essere un po’ come loro. Anche oggi i bambini però si appassionano ai cartoni animati in tv e alle sigle e vengono ai concerti: basta abituarli alle cose più semplici".
C’è una canzone che non potrebbe mai non cantare in una delle sue serate?
"Sicuramente ’Occhi di gatto’, mi è capitato di non farla in un concerto, non ricordo perché e quando ho salutato, il pubblico ha cominciato a rumoreggiare. Quindi ho dovuto chiedere scusa e cantarla. Una volta mi è capitato anche con ‘I puffi’. Queste due non possono mancare".
Sono anche le sue canzoni preferite?
"No, la mia preferita è ’Kiss me Licia’. Sono molto legata a questo cartone, fa parte della mia vita, della mia crescita, io sono stata Licia".
Sigle a parte c’è una canzone del panorama musicale italiano che vorrebbe interpretare?
"A me piace da morire una canzone di Fiorella Mannoia che ha partecipato anni fa a Sanremo, ’Che sia benedetta’: la canto spesso da sola e mi piacerebbe tanto farne una cover".
Ha pubblicato due album di duetti cantando le sue sigle con colleghi: c’è qualcuno che manca all’appello?
"Sicuramente quelli della vecchia generazione: mancano Jovanotti, Venditti... E mi piacerebbe moltissimo interpretare un mio brano con Gianni Morandi".
Ha un sogno nel cassetto? Un Festival di Sanremo da conduttrice?
"Perché no? Potrebbe essere interessante ma vorrei soprattutto fare un musical. Ci sono idee al proposito, vediamo se riusciamo a realizzarle".
Sandra Nistri