
Una manifestazione di protesta
Livorno, 4 marzo 2017 - La protesta cresce e il grido d’allarme è sempre più forte. A distanza di una settimana dalla manifestazione organizzata all’ingresso del porto di Livorno, che vide più di un centinaio di persone distribuire volantini ai turisti che stavano lasciando lo scalo labronico dopo essere scesi dalla nave Viking Sea, ieri i lavoratori (per lo più autisti) della Cruise Service in Bus hanno replicato allo scalo di La Spezia. Al centro della faccenda il taglio del contratto che il consorzio aveva con Trumpy Tours. Csb infatti riunisce società e ditte individuali di trasporto liguri e toscane, è una realtà che si occupa di accompagnare i crocieristi dai porti alle città d’arte della nostra regione e non solo. Un servizio che viene svolto con tutti i tour operator e che nel 2016 è stato caratterizzato da più di 10.000 servizi, con investimenti negli ultimi tre anni per 8 milioni di euro. «Dal 10 febbraio – ha spiegato il vicepresidente di Csb, Pasquale Scalesia – non siamo più stati noi a servire i pullman a Trumpy Tours di Genova. Non c’è stata neanche la possibilità di mettersi ad un tavolo e aprire un confronto. Noi con Trumpy Tours abbiamo lavorato fin dall’inizio, il servizio è sempre stato impeccabile e tutti erano soddisfatti. Adesso ha deciso di affidarsi ad un altro consorzio, che non è della zona e che invia autisti da Firenze, Perugia, Grosseto, ecc…».
A rischio in questo contesto ci sono 173 posti di lavoro, ma soprattutto per Csb il taglio di questo contratto significa anche perdere circa 2 milioni di euro di fatturato, il 40% in meno rispetto al 2016, e 4.000 servizi l’anno. «Tante aziende – ha aggiunto Scalesia – verranno messe in ginocchio, ci sono società che hanno comprato pullman per aumentare il livello del servizio, se non lavorano come faranno a pagarli?».
La tensione, però, non si placherà. E gli autisti di Csb resteranno sul piede di guerra. Martedì prossimo infatti è previsto l’arrivo di un’altra nave nel porto di Livorno scalata da Trumpy Tours, e in concomitanza verrà organizzata un’altra protesta con tanto di striscioni e volantinaggio. L’obiettivo è chiaramente quello di riuscire a far tornare il tour operator genovese sui propri passi, magari aprendo una trattativa per riaffidare il servizio di trasporto crocieristi a Csb. «Noi lo stiamo facendo proprio per questo, sperando di riaprire un dialogo». Intanto a fianco dei lavoratori è»scesa la Cna della Spezia, così come fece la Cna di Livorno la scorsa settimana. «Chiediamo che il lavoro sia più vicino alle comunità che lo ospitano – hanno detto - C’è anche una questione di sicurezza: un autista può guidare 15 ore solo una volta alla settimana. Se gli autisti di questo consorzio partono dalle sedi di Grosseto, Reggio Emilia, Firenze non crediamo vengano rispettati gli standard. Questo tipo di attività necessità di avere una stanzialità».