LUCA FILIPPI e GABRIELE NUTI
Cronaca

Strage a Firenze, la prima vittima identificata, “Luigi era un operaio molto esperto. Non è giusto morire in quel modo”

Originario dell’Abruzzo, si era trasferito da giovane nel Livornese. Aveva 59 anni, lascia due figli. Il sindaco del suo paese: “Conoscevo la sua famiglia fin da bambino, siamo tutti addolorati”

Firenze, 17 febbraio 2024 – «Luigi era un operaio esperto. Lavorava con noi da cinque anni, dopo aver gestito una ditta in proprio. Ma quello che è successo non c’entra niente con il fatto che fosse esperto o meno. Poteva capitare a chiunque e in qualsiasi momento. Lui era sulla copertura per manovrare la pompa del calcestruzzo, quando la trave sotto ha ceduto e si è portata dietro tutto. Una tragedia che non ci saremmo mai aspettati».

Ha la voce rotta dal pianto Morena Gargani Gullini, la titolare della ditta Se.Po.C. di Santa Maria a Monte in provincia di Pisa per cui lavorava Luigi Coclite, 59 anni di Vicarello, una frazione di Collesalvetti vicino Livorno.

La notizia della tragedia è arrivata ieri come un fulmine nella piccola comunità dove si conoscono tutti. Luigi Coclite era originario di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo, ma da trent’anni viveva a Vicarello dove aveva formato la sua famiglia.

Si era sposato 25 anni fa con Simona e aveva avuto due figli: Lucrezia, ballerina e volontaria della Misericordia di Vicarello, e Alessio, appassionato di calcio che gioca nella squadra giovanile del ColleVicarello. Ma Luigi non aveva dimenticato il suo paese di origine sulle pendici del Gran Sasso dove ancora vive la madre e lavora il fratello Marco.

«Sono scosso, è una famiglia che conoscevo sin da bambino. Siamo profondamente addolorati». Così il sindaco di Montorio Fabio Altitonante. Due comunità unite dal dolore.

«In questo momento proviamo solo tristezza e dolore – commenta il sindaco di Collesalvetti, Adelio Antolini – tutta la comunità è incredula e sconvolta per la terribile notizia della morte di Luigi Coclite, una grave perdita che ci tocca nel profondo perché non è giusto morire così, sul lavoro. Il nostro pensiero va alla famiglia di Luigi, attorno alla quale ci stringiamo con affetto esprimendo le più sentite condoglianze. Esprimiamo inoltre la nostra vicinanza ai familiari di tutti gli altri operai rimasti coinvolti in questo terribile incidente».

«Questa tragedia sul lavoro, l’ennesima – prosegue il sindaco di Collesalvetti – richiama drammaticamente l’attenzione sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, un diritto imprescindibile per ogni lavoratore. Auspichiamo che venga fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente per assicurare giustizia».

Luigi Coclite è stato il primo ad essere identificato degli operai morti nel crollo del cantiere del supermercato Esselunga in via Mariti a Firenze. Ieri mattina si trovava sul tetto della nuova costruzione quando la trave sottostante si è spezzata e tutto è crollato. Coclite stava manovrando il macchinario per il pompaggio del calcestruzzo per la gettata della della copertura dell’edificio.

Un’operazione quasi di routine, un lavoro ripetuto centinaia di volte. La ditta per cui lavorava Luigi Coclite è un’azienda tra le più note a livello nazionale nel settore. È impegnata in cantieri in varie parti d’Italia. Tra questi anche quello della costruzione della terza corsia dell’autostrada tra Firenze e Bologna. Ora bisognerà capire perché una trave appena installata ha ceduto improvvisamente, provocando una strage.