Firenze, 17 febbraio 2024 – È una mattina di lavoro come le altre. È venerdì 16 febbraio. Cinquanta operai si trovano nel cantiere di via Mariti, a Ponte di Mezzo, dove è in corso la costruzione del supermercato Esselunga e dove un tempo c’era il panificio militare. Un’area gigantesca, diecimila metri quadrati.
Venerdì 16 febbraio 2024
Ore 08:52. A quell’ora gli operai stavano lavorando già da più di mezz’ora e in una manciata di secondi si consuma uno dei più gravi incidenti sul lavoro mai avvenuti a Firenze e in Italia. Una trave di cemento, 15 metri e oltre 5 tonnellate di peso, crolla e trascina con sé tre piani di quello che era lo scheletro dell’edificio in costruzione.
Dopo pochi minuti partono le drammatiche chiamate al 118. “Pronto emergenza? Correte, è crollato tutto”. Scattano immediatamente le operazioni dei sanitari che si attivano mobilitando ambulanze, ospedali, e allertando anche vigili del fuoco e forze di polizia.
Ore 09:45. Nel crollo sono rimaste coinvolte otto persone. Al cantiere sono già arrivate in gran numero ambulanze, mezzi dei vigili del fuoco, polizia e istituzioni, tra cui il presidente della regione Toscana Eugenio Giani.
Ore 10:19. Tre operai vengono estratti vivi dalle macerie e portati all’ospedale Careggi di Firenze. Due sono in gravi condizioni, uno in codice giallo.
Ore 10:58. Il primo bilancio del 118. Un morto, tre feriti e tre o quattro persone rimaste sotto le macerie.
Ore 13:27. Il bilancio si aggiorna. Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco, comunica che in base ad accertamenti ci sono un morto, tre feriti e quattro dispersi.
Ore 13:32. La procura di Firenze apre un fascicolo, senza indagati, per omicidio colposo plurimo e crollo colposo. Cantiere sotto sequestro.
Ore 13:55. Individuata la terza vittima sotto le macerie.
Ore 17:23. Viene reso noto il nome della prima vittima. Si tratta di Luigi Coclite, 60 anni da compiere, nato a Teramo ma residente a Collesalvetti nel livornese.
Per tutta la sera e la notte si continua a scavare per cercare di recuperare le altre persone rimaste sotto le macerie.
Sabato 17 febbraio
Ore 07:00. I vigili del fuoco comunicano che è stata recuperata la quarta vittima. Sotto le macerie resta ancora un operaio.
Ore 10:14. Vengono diffusi i nomi delle quattro vittime. Oltre a Luigi Coclite, il 59enne che abitava a Collesalvetti (Livorno) e che è stato trovato nella giornata di venerdì, le altre tre persone decedute sono Mohamed Toukabri, 54 anni, tunisino; Mohamed El Farhane, 24 anni, marocchino; Taoufik Haidar, 43 anni, marocchino. Resta una quinta persona ancora dispersa.
Ore 13:07. Le condizioni dei tre feriti. Manuela Bonizzoli, medico del reparto di terapia intensiva ed emergenze del trauma dell'ospedale Careggi di Firenze, comunica che “i tre operai feriti sono tutti e tre svegli. Per un paziente verrà sciolta la prognosi nelle prossime 24/48 ore; un secondo paziente è in terapia intensiva ha un trauma toraco-addominale-vertebrale ma che coinvolge il midollo spinale; il terzo paziente, sempre in terapia intensiva, è stato operato per un ematoma a livello cranico”.
Ore 18:19. Resa nota l’identità delle quattro vittime. Mohamed El Ferhane, marocchino di 24 anni, era residente a Palazzolo sull'Oglio nel Bresciano. Nello stesso paese vivevano l'operaio che ancora risulta disperso, marocchino di 56 anni, e Mohamed Toukabri, tunisino di 54 anni. Un'altra vittima, Taofik Haidar, 45enne marocchino, viveva da 15 anni in Italia, da 8 a Palazzolo sull'Oglio mentre da due mesi si era trasferito a Chiuduno (Bergamo).
Domenica 18 febbraio
Ore 17:42. Proseguite per tutto il giorno le ricerche del quinto operaio, che risulta ancora disperso sotto le macerie. I vigili del fuoco lavorano con ogni mezzo, le operazioni di recupero però sono molto complicate.