![L'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli L'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/NDFkOGYwZTgtMWM3MC00/0/noheadline.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
L'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli
Firenze, 16 febbraio 2025 - Cinque vite spezzate, cinque storie preziose, cinque diamanti nella collana sfilacciata delle vittime sul lavoro. L'arcivescovo Gherardo Gambelli, nella liturgia celebrata domenica mattine nella chiesa dell'Ascensione, a poca distanza dal cantiere Esselunga in cui persero la vita, ne parla come "cinque nostri fratelli: Mohammed, Luigi, Taoufik, Mohamed e Bouzekri". Quel che è accaduto in quel cantiere è avvenuto sì "tristemente" ma "ingiustamente".
Come alzare gli occhi dopo questa tragedia, un anno dopo? Se la fede conforta nella certezza che "questi nostri fratelli non sono scomparsi nel nulla, ma sono nelle mani buone di Dio che ha sofferto, ci è vicino, piange con noi e non ci abbandona mai", al tempo stesso il punto di decisione sta "nel voler costruire un mondo più giusto dove il lavoro, elemento importante per la dignità della persona, per il sostentamento della famiglia, ma anche per una piena cittadinanza e inclusione sociale, sia assicurato e sicuro".