MICHELE BRANCALE
Cronaca

Gambelli e le cinque vittime del crollo in via Mariti: "Ci vuole lavoro assicurato e sicuro"

L'arcivescovo nella liturgia celebrata alla chiesa dell'Ascensione, poco lontano dal cantiere

L'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli

L'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli

Firenze, 16 febbraio 2025 - Cinque vite spezzate, cinque storie preziose, cinque diamanti nella collana sfilacciata delle vittime sul lavoro. L'arcivescovo Gherardo Gambelli, nella liturgia celebrata domenica mattine nella chiesa dell'Ascensione, a poca distanza dal cantiere Esselunga in cui persero la vita, ne parla come "cinque nostri fratelli: Mohammed, Luigi, Taoufik, Mohamed e Bouzekri". Quel che è accaduto in quel cantiere è avvenuto sì "tristemente" ma "ingiustamente".

Come alzare gli occhi dopo questa tragedia, un anno dopo? Se la fede conforta nella certezza che "questi nostri fratelli non sono scomparsi nel nulla, ma sono nelle mani buone di Dio che ha sofferto, ci è vicino, piange con noi e non ci abbandona mai", al tempo stesso il punto di decisione sta "nel voler costruire un mondo più giusto dove il lavoro, elemento importante per la dignità della persona, per il sostentamento della famiglia, ma anche per una piena cittadinanza e inclusione sociale, sia assicurato e sicuro". 

Invece si continua a morire lavorando ed è" inaccettabile perché la vita è un bene assoluto". La sicurezza "deve rappresentare un dovere a cui corrisponde un diritto inalienabile della persona. Si deve perciò operare ancora di più per diffondere una giusta cultura della sicurezza tramite lo sforzo di tutti: istituzioni, aziende, sindacati, lavoratori". La giustizia terrena farà il suo corso e comunque "non potrà mai restituire all'affetto dei loro familiari queste persone".
Il modo migliore per ricordare Mohammed, Luigi, Taoufik, Mohamed e Bouzekri, e tutte le vittime degli incidenti sul lavoro, è quello "di un maggiore impegno e un’assunzione di responsabilità collettiva perché a ogni livello, nella legislazione, nell’organizzazione del lavoro, nell’accuratezza dei controlli sia garantita la sicurezza, e la vita delle persone sia sempre rispettata sopra ogni altro interesse".