NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Crosetto: “I Martiri di Fiesole sono un simbolo di eroismo”

“Ci insegnano che la Patria si serve anche con il sacrificio”. La cerimonia in memoria dei carabinieri Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti

Un momento della cerimonia (Fotocronache Germogli)

Un momento della cerimonia (Fotocronache Germogli)

Firenze, 13 settembre 2024 - Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha partecipato alla Santa Messa per l'80/mo anniversario del sacrificio a Fiesole (Firenze) dei tre carabinieri Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti che il 12 agosto 1944, dopo essersi uniti alla Resistenza, si consegnarono e furono fucilati dai nazisti, risparmiando così le vite di dieci civili.

I Martiri di Fiesole, ha spiegato Crosetto, "hanno insegnato e ci insegnano ancora adesso che si può servire la Patria, si può servire il Paese, si può servire un ideale, anche con l'estremo sacrificio: quindi un simbolo da ricordare, perché nei momenti difficili noi abbiamo il dovere di ricordare anche gli atti di eroismo". A chi gli chiedeva come mai in Italia fosse difficile riunirsi anche sotto un valore come quello della memoria, Crosetto ha risposto dicendosi convinto che "dopo troppi secoli la mentalità dei Guelfi e Ghibellini, per citarla in un luogo dove è nata, debba cessare". "Abbiamo momenti di necessità - ha aggiunto -, e ne avremo sempre più in futuro in un mondo che diventa sempre più complesso e sempre più difficile, di trovare qualcosa su cui unirci, perché avremmo bisogno di essere uniti", "per cui io auspico che cambi questo atteggiamento, per me non è mai esistito".