REDAZIONE FIRENZE

Cure, la multa al libraio senzatetto: "Nessun ritiro, ma può fare ricorso"

Giorgio e Paulesu: "Il nostro impegno per il sociale è reale, non di facciata"

Giorgio e Paulesu: "Il nostro impegno per il sociale è reale, non di facciata"

Giorgio e Paulesu: "Il nostro impegno per il sociale è reale, non di facciata"

La maxi multa da 5mila euro nei confronti di Marco, il libraio senza fissa dimora delle Cure, rimane. L’amministrazione comunale non la straccerà. Non solo, non parteciperà all’assemblea di oggi, organizzata a suo supporto dall’associazione Fuori Binario, alle 18 in piazza delle Cure. Mentre la petizione ha raggiunto le 37mila firme e il dibattito politico si accende fra chi chiede rispetto delle regole e chi invita a mettersi una mano sul cuore, gli assessori di competenza Giorgio e Paulesu, con delega rispettivamente alla Polizia municipale e al Welfare, intervengono a chiarire il motivo per cui proseguono sulla ’retta via’.

"É evidente che il caso sia oggetto di una campagna politica - scrivono in una nota congiunta - Il lavoro dell’amministrazione è stato lungo, complesso, frutto di un impegno costante dei servizi sociali, insieme agli operatori delle unità di strada ed ai volontari delle associazioni; un lavoro che ha cercato di dare valore all’esperienze del sottopasso, attraverso un progetto partecipativo di integrazione sociale e di comunità. Rifiutiamo ogni speculazione sulle fragilità, ogni inutile e dannosa sollecitazione mediatica".

Il caso è scoppiato a febbraio: Marco, ex cameriere di 39 anni senza fissa dimora, diventato ’libraio’ di fortuna quando ha iniziato a vendere ad offerta libera i libri nel sottopasso delle Cure, è stato multato e allontanato dalla polizia municipale. Una sanzione da 5mila euro che gli ha fatto girare gli occhi. Da lì è stato avviato dal Comune un percorso di "emancipazione" - così è stato definito - che ha portato pochi giorni fa il 39enne ad aprire il suo banchino nel mercato rionale. La multa, però, rimane lì, in quanto - spiegano gli assessori - "atto dovuto da parte della polizia municipale, che non poteva essere omesso visti gli esposti degli abitanti, perché mentre le politiche sociali sono dedicate a ogni persona nella sua specificità, la legge vale per tutti - proseguono nella nota - Non ci potrà essere nessun ritiro della sanzione in autotutela, ma Marco potrà fare ricorso, anche con il sostegno di un’associazione della rete. Noi andremo avanti con lui nel percorso verso l’inclusione e l’autonomia, senza clamori né volantini".

"Questi luoghi - concludono Giorgio e Paulesu, che non si risparmiano nelle frecciatine - hanno bisogno di più cura e attenzione e non del clamore di chi va a scattarsi un selfie, in barba anche alla privacy di soggetti che sarebbe bene non sovraesporre. Ecco perché non saremo all’assemblea di domenica (oggi per chi legge ndr). Ma ci siamo e ci saremo sempre per discutere di emarginazione adulta e politiche sociali di inclusione. Con chi tutti i giorni è impegnato nella prossimità dell’incontro con l’altro, non con chi a questi temi si avvicina una volta ogni tanto".