A 16 anni ha inventato una lingua tutta nuova, completa, e adesso riconosciuta con una "vera" lingua, dopo la pubblicazione di un libro in vendita su Amazon. Giulio Ferrarese (foto) di Bagno a Ripoli, giovane studente al terzo anno del liceo scientifico Gobetti Volta, indirizzo astronomico, ha due passioni nella vita: le scienze, che vuol far diventare la sua professione per diventare da grande un fisico teorico; e la linguistica, e in particolare ha sempre ammirato la glossopoiesi, ovvero l’arte di creare linguaggi artificiali.
Seguendo le orme dei più conosciuti glottoteti, come J. R. R. Tolkien (l’autore de "Il signore degli anelli", che ha creato numerose lingue), l’inventore dell’esperanto Ludwik Lejzer Zamenhof o Marc Okrand e la sua lingua Klingon per la serie "Star Trek", Giulio ha dato vita alla sua lingua spinto da "curiosità: da anni mi interesso di linguistica e dei modi di comunicare – spiega –. Ho studiato i principali sistemi linguistici del mondo e trovo interessante vedere come questi si sviluppano, anche sulla base della cultura di un popolo".
La "sua" lingua si chiama Valenx, cioè ‘lingua dei libri’. "E’ nata per divertimento – aggiunge – ed è pensata per essere molto razionale, ma allo stesso tempo bella al suono, inserendo alcune vocali e consonanti di ispirazione esotica".
Completa di grammatica, fonologia e con un vocabolario di tremila parole è raccolta nel volume "Valenx, una nuova lingua", che è già alla seconda edizione a poche settimane dalla pubblicazione sia in cartaceo che in versione kindle. Il libro è in vendita su Amazon a un prezzo popolare "perché non mi interessa guadagnarci: l’ho pubblicato per soddisfazione personale e per rendere in questo modo la mia lingua reale".
Valenx, spiega ancora Giulio, è una parola composta da libro, che si dice vas, e lingua. Studiandola, è anche possibile parlarla. E chissà che un domani, come i sistemi linguistici di Tolkien, non diventi davvero parlata nella vita reale, o quantomeno in qualche film.