Da Casignano al duomo di Firenze Programma ristretto per San Zanobi

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Lunedì è San Zanobi, ecco le celebrazioni religiose per il Santo Patrono di Scandicci. Le cerimonie tendono a evidenziare il collegamento fra Scandicci, sul cui territorio (Casignano) vi è la grotta dove secondo la tradizione San Zanobi si ritirava in meditazione, e la diocesi di Firenze della quale San Zanobi è stato il primo vescovo. Alla chiesa di Santa Maria in piazza Cioppi, alle 11, ci sarà una messa per la città di Scandicci; la celebra don Giovanni Momigli (foto) preposto di Santa Maria e responsabile della parrocchia di San Zanobi a Casignano che è custodita dal diacono Claudio Raspollini. La novità di quest’anno è che alle 18 una rappresentanza di scandiccesi sarà presente nella cattedrale di Santa Maria del Fiore, per la messa presieduta dall’Arcivescovo Cardinal Giuseppe Betori. San Zanobi (Zanobio) è stato vescovo di Firenze dal 398. Insieme a Sant’Antonino è patrono della diocesi fiorentina, e dal 1983 è patrono di Scandicci. È morto fra il 417 e il 429. Sepolto prima in San Lorenzo poi traslato nel secolo IX in Santa Reparata (oggi Santa Maria in Fiore), le reliquie sono custodite in un’urna scolpita da Lorenzo Ghiberti. Scandicci lo ha scelto come patrono grazie alla volontà dell’allora sindaco Mila Pieralli che decise di trovare un patrono alla città che festeggiava San Giovanni con Firenze, ma che non aveva un suo protettore ‘in alto’. Si scelse il proto vescovo fiorentino, che appunto aveva come romitorio la grotta sulla collina accanto a Poggio Valicaia. In tempi ‘normali’ oltre alle cerimonie religiose venivano organizzati anche tantissimi eventi di piazza: il corteo storico e la corte medievale al castello dell’Acciaiolo. L’associazione San Zanobi però, è ferma per le normative sul covid. La speranza è di poter rimediare il prossimo anno.