ROSSELLA CONTE
Cronaca

Dal 30 giugno Pos obbligatorio o scatta la multa

Secondo Cna il 99,9% degli esercenti ha già lo strumento operativo con qualche malumore: "E’ necessario ridurre le commissioni bancarie"

Dal 30 giugno tutti gli esercenti saranno obbligati ad accettare pagamenti col pos

Firenze, 29 giugno 2022 - Da venerdì rischia la multa l’esercente che non accetta il pagamento elettronico, qualsiasi sia l’importo della transazione. Una novità? Non proprio. L’obbligo del Pos per commercianti e professionisti è in vigore dal 1 gennaio 2014. La sanzione sarebbe dovuta entrare in vigore dal 1 gennaio 2023, quindi si tratta solo di un’anticipazione della norma stabilita dal decreto legge 34 del 2022. E’ per questo che gli esercenti sono quasi tutti pronti, salvo rare eccezioni. A Firenze, il 99,9 per cento delle attività, secondo Cna Firenze, hanno installato il Pos e si farà trovare in regola quando scatteranno le sanzioni.

"Il 99,9% delle imprese fiorentine si è già dotata dello strumento: d’altronde c’è stato tempo a sufficienza per adeguarsi alla normativa. Le nostre imprese sono favorevoli alla novità sia nell’ottica di contrasto all’evasione che di varietà di offerta dei sistemi di pagamento per la clientela, certo è che puntare sulla sanzione non giova a nessuno" sottolinea Paolo Gianassi, responsabile Area Servizi Cna Firenze. "Quel che serve - riprende - è mettere gli esercenti in una posizione di vantaggio, rendendogli conveniente l’utilizzo del Pos. Il come è semplicissimo: azzerare o abbassare le commissioni bancarie e le spese di acquisto, noleggio o utilizzo degli strumenti che consentono forme di pagamento elettronico. A maggior ragione considerata la forte redditività del sistema bancario".

Per Franco Marinoni, direttore generale Confcommercio Toscana, se in Toscana le imprese e i professionisti del terziario arriveranno preparati al 1° luglio, non mancheranno alcune criticità come "nel caso delle tabaccherie: i loro margini sui prodotti di Monopolio sono così bassi che rischiano di venire totalmente erosi dal costo delle commissioni bancarie – sottolinea Marinoni -. E qui sta il punto critico di tutta l’operazione messa in piedi dal Governo per favorire i pagamenti elettronici: non è stata presa alcuna decisione sostanziale sull’abbattimento delle commissioni e dei costi a carico di consumatori e imprese. Come Confcommercio abbiamo chiesto a più riprese di prevedere la gratuità dei micropagamenti e di potenziare il credito d’imposta sulle commissioni pagate dall’esercente. Puntare asimmetricamente sulle sanzioni non giova affatto ai processi di modernizzazione, anzi colpisce i soliti noti: le imprese già gravate da tante difficoltà".

Cna Firenze, sulla base di segnalazioni arrivate ai propri sportelli, ha buttato giù una top five dei "mestieri" che hanno opposto maggiori resistenze: si tratta perlopiù di chi lavora su prestazioni all’esterno o che partecipano a eventi itineranti. Al primo posto troviamo giardinieri seguiti da chi partecipa a mostre e fiere, ambulanti, professionisti e infine artigiani che effettuano riparazioni a domicilio. "L’obbligatorietà del Pos vorrà dire una rimessa": sottolinea Giancarlo Piacenti, l’edicolante di piazza Pier Vettori. "Non possiamo nemmeno aumentare i prezzi - conclude - per compensare gli aumenti perché i nostri prodotti hanno il monopolio statale. Abbiamo chiesto di essere esentati per alcuni prodotti, altrimenti sarà dura".