All’improvviso sembra di essere tornati al 1993. E c’è chi ricorda che, proprio di questi tempi, nel 1993 Silvio Berlusconi lanciava l’inno di Forza Italia. A 30 anni da quel momento Forza Italia torna al cento per cento a coinvolgere i candidati sindaci all’interno della sua lista in vista delle prossime comunali: certo, manca ancora il candidato sindaco e quindi presentare parte della lista senza avere il candidato può sembrare strano.
"Ci sono ancora sei mesi e mezzo, è vero – dice il coordinatore regionale azzurro Marco Stella -. Ma questi candidati che presentiamo valgono, per questo li annunciamo subito". Fuori i nomi, allora. Undici in totale. Si va dall’attuale coordinatrice comunale di a Firenze Mariagrazia Internò al sempreverde Mario Razzanelli (adesso capogruppo di Fi a Palazzo Vecchio e convinto che "il centrodestra abbia la possibilità di governare Firenze"). Ma all’interno della lista si trovano imprenditori come Roberta Pieraccioni e Giulio Razzanelli (figlio di Mario), studenti come Michael Reggiani, guide di comitati come Francesca Lorenzi (comitato di San Jacopino) e Simone Scavullo (comitato ‘Cittadini per Firenze’). E ancora gli ex consiglieri comunali Valerio Abbate e Alberto Locchi, il deejay Marco Laschi che, dopo aver perso un arto in un incidente, si batte per una città a misura di disabile e l’ex Iv Silvia Motroni. "Dentro questa lista civica – spiega Stella - presentiamo alcune donne e uomini che vengono sicuramente da una esperienza politica, ma che vengono dal mondo civico, alcuni da altri partiti, e hanno scelto i valori di riferimento di Forza Italia, del Ppe. L’ambizione è di tornare a un civismo sano, donne e uomini che parlano alla città. Oggi presentiamo i ‘movimentisti’, per una Firenze in movimento, che è ferma da tempo e che abbiamo paura sarà ferma, se vincerà la sinistra, anche per i prossimi anni. Nell’accordo di programma della coalizione che sosterrà Sara Funaro, c’è il no all’aeroporto, il no alla Tav e il no alla multiutility. Ma anche il no alle locazioni turistiche e ai diesel Euro 5. Noi siamo, invece, il partito che dice sì: sì alla sicurezza, sì all’aeroporto, sì alla Tav, sì alle locazioni turistiche".
È tempo di parlare anche di possibili alleanze: se Iv, dice Stella, "dice sì al programma e al candidato è il benvenuto". Quel matrimonio, soprattutto a queste condizioni, non si farà. Meglio dunque pensare ai prossimi passi dentro il partito. Il primo è il 16 dicembre: in quella data si svolgerà, dalle 15 alle 19, il congresso che servirà per eleggere il coordinatore comunale che resterà in carica per i prossimi tre anni e che guiderà il partito agli appuntamenti delle europee e comunali 2024 e alle regionali 2025. A gennaio riprenderanno poi le passeggiate per la sicurezza.
Niccolò Gramigni