Nella sua fase politica più cervellotica – con Pd e Italia Viva che fanno a cazzotti (minimizzando a parole sui lividi) la sinistra critica che idee ne ha tante ma con candidature ancora in fase embrionale e il centrodestra senza ancora un nome e cognome da mettere in pista – Firenze accoglie uno dopo l’altro i big della scena romana.
Dopo la roboante tre giorni della Leopolda, dove il leader di Iv Matteo Renzi ha dichiarato ufficialmente guerra agli ex amici dem e in attesa della segretaria nazionale del Pd attesa per sabato, oggi in città arriva la premier Giorgia Meloni. Non una visita di cortesia la sua, ma un passaggio istituzionale di rilievo per l’intera Toscana.
Meloni infatti è attesa, assieme al ministro per i rapporti con l’Europa Raffaele Fitto, dal governatore Eugenio Giani per la firma dell’accordo di programma sulle risorse Fsc, il Fondo sviluppo e coesione 2021-2027.
Un tesoretto di 683 milioni di euro. "Il piano per la Toscana riguarda 530 milioni che si aggiungono ai 110 milioni già anticipati soprattutto per le scuole e a 41 milioni per la bonifica a Piombino" è stato ancticipato nei giorni scorsi.
Alla premier, ha fatto sapere Giani in queste ore, il presidente della Regione chiederà anche "l’intervento degli enti nazionali su realtà che intendono modernizzare la rete infrastrutturale a livello toscano". Dopo la firma del protocollo a Palazzo Strozzi Sacrati nel pomeriggio, la premier si recherà al Meyer, in visita ai bambini feriti dai bombardamenti nella Striscia di Gaza.
Chi – negli ambienti del centrodestra – si aspettava invece che la visita della premier coincidesse anche con l’annuncio ufficiale del candidato sindaco per la corsa a Palazzo Vecchio rimarrà, con tutta probabilità, deluso. Dagli ambienti politici della città infatti si fa sapere che la discesa in campo ufficiale del candidato del centrodestra (Eike Schmidt resta sempre il nome in pole al netto dei tempi che vanno sempre più dilatandosi) è prevista per un’altra data che comunque dovrebbe essere sempre nel mese di marzo.
Sabato, come detto, arriverà in riva d’Arno Elly Schlein attesa al talk della ’Città della Cura’, festival promosso dall’associazione Tocca a Noi che si terrà nell’ex carcere fiorentino delle Murate a partire da venerdì.
Il blitz della leader del Partito democratico dovrebbe sulla carta limitarsi alla partecipazione al dibattito anche molti ’addetti ai lavori’ della politica del centrosinistra si aspettano che Schlein intervenga anche sulla delicata situazione che si è venuta a creare nel centrosinistra fiorentino con il Pd e Italia Viva ai ferri corti, sia in Regione dove i dem hanno messo nel mirino la vicepresidente Stefania Saccardi, in corsa alle comunali con la bandiera renziana, che a Palazzo Vecchio dove, qualora la rottura diventasse insanabile, il Partito democratico rischierebbe di non avere i numeri per far approvare il Poc, il piano operativo comunale, strumento chiave per disegnare la città futura.