Come cresce e si sviluppa una comunità di mappatori? E come si mappa un’area dove non c’è una comunità attiva?
A queste domande si cercherà una risposta nel corso di State of the Map 2022, raduno mondiale della comunità di OpenStreetMap, che si terrà da venerdì a domenica 21 agosto all’Università di Firenze.
All’evento, che dopo gli anni della pandemia torna per la prima volta in presenza a Firenze, parteciperanno oltre quattrocento volontari provenienti da tutto il mondo.
OpenStreetMap è “la Wikipedia delle mappe” e si affida al lavoro di tanti mappatori volontari per raccogliere e condividere online dati geospaziali aperti, riutilizzabili da tutti per qualsiasi scopo: dagli sviluppatori di app, alla pubblica amministrazione, fino ai servizi di pronto soccorso.
Come capitolo italiano di OpenStreetMap, Wikimedia Italia sta collaborando all’organizzazione dell’evento, insieme ai volontari del progetto, a OpenStreetMap Foundation e al comitato di organizzazione internazionale.
State of the Map sarà l’occasione per fare il punto sui progetti più disparati a livello globale e incontrare i gruppi di volontari che li stanno portando avanti.
A Taiwan, per esempio, i dati di OpenStreetMap e Wikidata su fiumi e villaggi vengono collegati tra loro, mentre in Togo, i volontari mappano infrastrutture di utilità sociale. In Amazzonia, invece, mappare le comunità fluviali è una sfida e un modo per incoraggiare le donne a diventare mappatrici in prima persona. Come in Tanzania, dove 353 donne appassionate al mappare hanno usato gli strumenti a loro disposizione per formarne altre 9.000 e denunciare centinaia di casi di violenza di genere. Nell’ambito italiano, sarà presentata l’esperienza barese dell’uso di OpenStreetMap in classe. "Siamo davvero felici che State of the Map torni finalmente in presenza dopo due anni online. – ha commentato Iolanda Pensa, presidente di Wikimedia Italia, che rappresenta nel nostro paese OpenStreetMap–. Il concetto di comunità è importante perché favorisce la produzione dal basso e la condivisione di dati e strumenti utili a tutti". Questo tipo di incontri, che raccolgono esperienze e persone provenienti da ogni parte del mondo, sono anche l’occasione per far nascere nuove idee e produrre qualcosa di nuovo, disponibile a tutti: "I mappatori di OpenStreetMap – prosegue Iolanda Pensa –,ci dimostrano ogni giorno come i dati geospaziali aperti possano essere estremamente utili alla collettività: valorizzando luoghi poco conosciuti, assicurando servizi di emergenza o sviluppo economico, rendendo in generale accessibili i luoghi e quindi la conoscenza". Sarà possibile partecipare all’evento in presenza o in remoto, acquistando il biglietto al link https:2022.stateofthemap.orgtickets. Programma completo su https:2022.stateofthemap.orgprogramme#session_URUJH8
Olga Mugnaini