di Barbara Berti
"Un concerto in piazza dà emozioni più forti di un talent televisivo". Parola della cantautrice fiorentina Ilaria Rastrelli. Ventidue anni, originaria di San Mauro a Signa ("ma tra poco mi trasferisco verso Montelupo"), Rastrelli canta fin da quando era bambina e la sua voce è passata anche da X Factor, nel 2014, classificandosi terza sotto l’ala protettiva di Victoria Cabello. E adesso è a un passo dal realizzare il suo sogno: un album completamente autoprodotto.
Ilaria, da bambina sognava di fare la cantante?
"No, ho iniziato quasi per caso. I miei genitori mi iscrissero a un corso di canto: avevo dieci anni quando ho conosciuto Claudia D’Agnone che ancora oggi è la mia insegnante, la mia guida in questo mondo".
Cosa è successo dopo le prime lezioni di canto?
"Mi sono appassionata sempre di più. Ho sentito l’esigenza di suonare uno strumento e ho preso lezioni anche la chitarra. Ma questo non mi bastava e, così, ho iniziato a scrivere i testi per le mie canzoni".
A 16 anni è arrivata in tv con X Factor. Che esperienza è stata?
"Bellissima. L’ho vissuta senza tante pressioni, forse ero ancora piccola e l’ho presa come un’opportunità per far sentire la mia voce, senza pensare troppo all’aspetto della gara. Il talent show mi ha dato, poi, la possibilità di conoscere tanti personaggi del mondo della musica e mi ha dato la spinta per diventare quella che sono oggi".
Parteciperebbe a un altro programma tv musicale?
"Sinceramente una proposta mi è arrivata ma ho rifiutato. Preferisco concentrarmi sul mio nuovo progetto".
È in dirittura d’arrivo un nuovo album?
"Sì, ho appena finito di registrare il disco che uscirà all’inizio del 2021. L’ho prodotto insieme a Renato D’Amico, artistico e musicista, e Andrea Pachetti, proprietario dello studio 360 Music Factory di Livorno".
Qualche dettaglio in più sul disco?
"Il titolo è ancora top secret. Sono otto inediti con un filo conduttore: il sogno. Questo è inteso sia dal punto di vista più onirico sia da quello delle proprie visioni e ambizioni".
E il suo sogno quale è?
"Vivere facendo quello che più mi piace: cantare. Magari conoscere Caterina Caselli che amo molto. Sono anni che mi sto impegnando e sento di essere vicina alla realizzazione del sogno".
Quali sono i suoi artisti di riferimento?
"I protagonisti della musica italiana degli anni ’60 come Mina, Battisti, Enzo Carella, i Matia Bazar. Tra i più contemporanei, ci sono i Fleet Foxes, Alice Phoebe Lou, Gonzalez e Skinshape".
Con chi le piacerebbe dividere il palco?
"Con Moses Sumney, lo ammiro per la libertà d’espressione e di esecuzione. Apprezzo moltissimo i Verdena e spesso ai live porto dei loro pezzi rivisitati".